Multa da mille euro ai cittadini attivi di Milano

La polizia locale ha assegnato una multa di mille euro a un gruppo di persone che hanno riqualificato una piccola area verde, normalmente occupata da auto in sosta irregolare. "Un paradosso" commentano i cittadini multati, che hanno avviato una raccolta fondi per il pagamento della sanzione.

0
837

La polizia locale ha assegnato una multa di mille euro a un gruppo di persone che hanno riqualificato una piccola area verde, normalmente occupata da automobili in sosta irregolare. Lo sottolinea lo stesso gruppo multato.
E’ successo in via Aselli 28, nel Municipio 3, dove un gruppo di persone ha ricevuto in modo inusualmente tempestivo una sanzione per “deposito temporaneo di pacciamatura su marciapiede e area verde pubblico, finalizzato all’opera di rinaturalizzazione dell’area in questione” (866 euro per violazione art. 21 del codice della strada) e “per occupazione suolo abusiva” con corde e paletti per delineare e proteggere l’area dalla sosta irregolare delle automobili su un’area di 82,82 mq (231 euro).

Proprio qui, lo scorso 16 maggio durante VIA LIBERA – la grande mappatura della sosta irregolare che ha coinvolto oltre 2.000 persone, che in una sola serata hanno contato 64 mila auto in sosta selvaggia in tutta la città di Milano – in via Aselli sono state rilevate 146 auto parcheggiate illegalmente proprio in quella parte del marciapiede che viene considerata ufficialmente come ‘area verde’ e dove la presenza delle auto, 24 ore su 24, che danneggia le radici e indebolisce gli alberi, viene ampiamente ‘ignorata’ dalla Polizia locale, e molto raramente sanzionata (esattamente come avviene in tutta la città).

“La situazione è completamente paradossale – spiegano Stefania Leone e Alberto Gianera di Città delle persone – perché se avessimo parcheggiato tre auto sul marciapiede non ci avrebbero multato. Sembra uno scherzo: in epoca di emergenza climatica si sceglie di sanzionare le persone che proteggono e curano il verde. Abbiamo preso mille euro di multa perché abbiamo riqualificato il terreno sotto gli alberi, lo abbiamo pulito dai rifiuti, ricoperto con la pacciamatura di corteccia di pino per proteggerlo e riattivare i microrganismi presenti in profondità; abbiamo installato delle rastrelliere (provvisorie) per le biciclette per impedire che, dopo tutto questo lavoro, le automobili salissero di nuovo sopra l’area verde. Un intervento ‘migliorativo’ come hanno detto gli stessi vigili, che poi ci hanno multato. Quindi è illegale proteggere il suolo pubblico dalla sosta abusiva delle auto? Un cortocircuito amministrativo, incredibile a pensarci. Anche perché – prima di ricevere la multa – abbiamo inviato richiesta formale al Comune per adottare l’area verde. E, ieri, il giorno successivo al verbale della sanzione, è seguito un altro gesto contraddittorio da parte dell’Amministrazione: il Comune stesso ha installato sul marciapiede alcune barriere ‘new jersey’ per evitare che le automobili parcheggiassero sull’area verde da noi rivitalizzata.  A questo punto – spiegano Leone e Gianera – chiediamo al Sindaco e alla Giunta del Comune di Milano di esprimersi su quanto accaduto e intervenire affinché episodi di questo tipo non possano più ripetersi. E chiediamo a tutte e tutti coloro, che, come noi, desiderano vivere in una città dove gli spazi pubblici sono a disposizione delle persone e non della sosta illegale delle auto, di aiutarci a pagare questa multa e fare una piccola donazione. Abbiamo 60 giorni di tempo per decidere se fare ricorso al Comune di Milano contro questa multa, una scelta che ovviamente avrà dei costi legali aggiuntivi. Ogni euro raccolto sarà rendicontato con trasparenza”.

Per contribuire al pagamento della multa:

> paypal: bit.ly/paradosso-parterre

> satispay: bit.ly/parterre-paradosso

Il crowdfunding è stato lanciato oggi alle 12 e in un’ora è già stata superata la quota necessaria per pagare la multa.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.