Di Fabio Massa
Nessuno sopravvive a lungo in Italia, dalla seconda repubblica in poi. Dal 1994, gli italiani hanno sempre cambiato. Avanti e indietro, indietro e avanti. Dodicesima legislatura: Berlusconi. Tredicesima: Prodi. Quattordicesima: Berlusconi. Quindicesima: Prodi. Sedicesima: Berlusconi. Diciassettesima: Renzi eccetera. Diciottesima: Conte eccetera. Diciannovesima: Meloni. Questo senza contare i ribaltoni, D’Alema che tradisce Prodi. Renzi che fa fuori Letta e viene fatto fuori da Gentiloni. Draghi che sostituisce Conte. Che cosa vuol dire? Due cose: la prima è che gli italiani danno una sola chance consecutiva alle maggioranze. Magari ci tornano, ma prima passano agli oppositori. La seconda è che gli italiani puniscono sempre i ribaltoni. Dal che ne dovrebbero discendere due conseguenze. La prima è che Giorgia Meloni ha un timer a scadenza: ha gli anni che la separano dalla fine del suo mandato. La seconda è che forse una norma antiribaltoni ci vuole, chiamatela premierato o come volete. Infine: le Europee sono state, per tutte le maggioranze uscite dalle urne delle politiche, il momento di massimo vantaggio. C’è un solo problema: non dura. Non dura mai. Eppure tutti si illudono che lo faccia, e poi vengono puniti.