Maltempo, un metro di pioggia in 5 mesi sui campi coltivati del Milanese

Da gennaio di quest’anno è caduta la stessa acqua di tutto il 2023. Rota (Coldiretti): “Subito risorse per gli agricoltori danneggiati”.

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Campi allagati a Castelletto di Branduzzo
Ammonta a più di un metro di media il livello della pioggia scesa sul territorio dell’area metropolitana milanese da inizio 2024. E’ quanto stima la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza sui dati delle centraline di raccolta distribuite a livello provinciale. “Sono state registrate punte di 1158 millimetri nella zona di Milano Ovest e di 1153 a Corbetta, dove sono caduti oltre 550 millimetri di pioggia solo nelle ultime 4 settimane – conferma Alessandro Rota, presidente della Coldiretti interprovinciale -. Sono numeri molto alti, se pensiamo che la media di tutto il 2023 superava di poco i 920 millimetri d’acqua nell’area metropolitana”. A Cadilana, frazione di Corte Palasio (Lodi), sono caduti 820 millimetri di pioggia in neppure cinque mesi, a Cesano Maderno (Monza Brianza) 1080. E’ la conferma – spiega Coldiretti – di come il maltempo stia picchiando duro su tutto il territorio, mandando in tilt le semine di mais, riso e soia, danneggiando i prati da destinare a foraggio per gli animali, esponendo al pericolo di asfissia le coltivazioni di orzo e frumento, oltre a rendere le piante più fragili di fronte agli attacchi di funghi e parassiti. “I danni sono già molto gravi – precisa il presidente Alessandro Rota -. Ci aspettiamo risposte rapide, anche in termini di risorse economiche, da parte di Regione Lombardia, del Governo e del sistema bancario”. “Le campagne – continua Rota – stanno salvaguardando i centri abitati, svolgendo un’importantissima funzione di assorbimento e di drenaggio dell’acqua anche attraverso il reticolo idrico privato e consortile. Tutto ciò, però, a scapito degli agricoltori e delle loro realtà aziendali”. “Infatti – conclude il presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – le semine sono in ritardo di oltre 2 mesi, con i potenziali produttivi ormai compromessi. In molte situazioni è difficile il cambio di colture a causa dei regolamenti comunitari, mentre i cereali autunno vernini risultano già danneggiati con conseguenze pesanti sui prossimi raccolti. Non va meglio per verdura, orticole e frutta, pesantemente colpite. Oltre agli eventi calamitosi come le grandinate, anche l’eccesso idrico è diventato un problema serio: le imprese, che stanno ancora affrontando le perdite legate alla siccità degli scorsi anni, non possono permettersi di affrontare da sole anche questa situazione”.

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