È stata fissata per il 9 ottobre l’udienza preliminare, davanti alla gup di Milano Tiziana Gueli, per la ministra del Turismo Daniela Santanchè e altri due imputati, tra cui il compagno Dimitri Kunz, per l’accusa di truffa aggravata all’Inps sul caso Visibilia. Al termine dell’udienza preliminare la giudice dovrà decidere se mandare a processo o meno i tre imputati. L’accusa ha chiesto il rinvio a giudizio e nei prossimi giorni chiederà il processo anche per il capitolo Visibilia sul falso in bilancio che vede indagata, tra gli altri, sempre la ministra. Il 3 maggio i pm avevano inoltrato la richiesta di processo sulla prima tranche del “pacchetto Visibilia”. Secondo l’accusa, non solo in quel periodo, dal “31 maggio 2020 al 28 febbraio 2022”, ad amministrare Visibilia Editore e Concessionaria erano Santanchè e Kunz, ma entrambi sarebbero stati consapevoli di aver richiesto e ottenuto “indebitamente”, per un totale di 13 dipendenti, la cassa integrazione in deroga “a sostegno delle imprese colpite dagli effetti” della pandemia Covid. L’aggiunto Pedio e i pm Gravina e Luzi della Procura guidata da Marcello Viola nelle indagini hanno raccolto a verbale le parole dei dipendenti, i quali avrebbero confermato che la ministra sapeva: sarebbe stata a conoscenza del fatto che i dipendenti stavano continuando a lavorare, mentre l’istituto pensionistico versava oltre 126mila euro, per un totale di oltre 20mila ore, “direttamente ai dipendenti o a conguaglio alla società”. A Santanchè, così come agli altri due, viene contestato di aver “dichiarato falsamente” che quei dipendenti fossero in cassa “a zero ore”, quando invece svolgevano le “proprie mansioni” in “smart working”.
“Truffa all’Inps”, Daniela Santanchè verso l’udienza preliminare
È stata fissata per il 9 ottobre l'udienza per la ministra del Turismo Daniela Santanchè accusata di truffa aggravata all'Inps sul caso Visibilia: dipendenti in cassa integrazione nel periodo Covid, secondo l'accusa, ma continuavano a lavorare.