Alex Baiocco, condannato a tre anni per avere teso un cavo d’acciaio ad altezza uomo in viale Toscana a Milano, esce dal carcere e va agli arresti domiciliari. Lo ha deciso il gup di Milano Sonia Mancini, stabilendo anche la revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari per l’amico Michele di Rosa, che aveva patteggiato una pena a 2 anni e 6 mesi e che adesso torna libero. Le richieste di scarcerazione erano state avanzate dai rispettivi difensori dei giovani, entrambi accusati di blocco stradale, dopo l’udienza della settimana scorsa. Tutti e due, davanti al giudice, avevano chiesto scusa. Baiocco e Di Rosa, 24 e 18 anni, erano stati arrestati per l’episodio della notte tra il 3 e il 4 gennaio scorsi quando, insieme a un terzo complice 17enne per il quale procede il Tribunale dei Minori, avevano teso il cavo legando un estremo alla pensilina di un autobus e l’altro a un palo della segnaletica verticale, mettendo in pericolo l’incolumità soprattutto di motociclisti e ciclisti. Baiocco era stato fermato quella notte stessa, mentre Di Rosa si era costituito pochi giorni dopo. Le indagini erano state coordinate dal pm di Milano Enrico Pavone, che aveva chiesto per i due giovani il rinvio a giudizio con il rito immediato.
Cavo in strada in viale Toscana: uno ai domiciliari, l’altro torna libero
Alex Baiocco, condannato a 3 anni, esce dal carcere a va ai domiciliari mentre l'amico Michele Di Rosa, che aveva patteggiato 2 anni e 6 mesi, torna libero.