Maltempo, soccorsi ancora al lavoro

Proseguono gli interventi dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile nelle zone più colpite dalle forti piogge; molti gli interventi a Bellinzago Lombardo e Gessate. Centinaia di chiamate a Lodi per due violenti nubifragi nel giro di poche ore. A Milano un albero interrompe i tram in via Solari. Rischio slavine in montagna.

0
672

Proseguono le operazioni di soccorso nei comuni di Bellinzago e Gessate, nel Milanese, colpiti dal maltempo e dall’esondazione dei torrenti Trebbia e del Molgora. Numerose idrovore, sia dei vigili del fuoco che della Protezione civile, sono impiegate sul posto per svuotare scantinati e rimesse. Per coordinare le operazioni l’Unità di Comando Locale è stata trasferita presso la palestra comunale di Bellinzago, da dove vengono pianificate e gestite le attività di soccorso. Funzionari tecnici dei pompieri stanno effettuando diversi sopralluoghi nelle aree maggiormente colpite per valutare le criticità e intervenire di conseguenza. Uno dei segni più evidenti dei danni causati dall’alluvione è il crollo di due ponti su un corso d’acqua minore. A causa di questi crolli, un maneggio e una decina di residenti sono attualmente difficilmente raggiungibili.

A Milano un albero è caduto sulla linea tramviaria in via Solari angolo via Montevideo, interrompendo la circolazione. Nessuno è rimasto coinvolto o ferito. I vigili del fuoco sono al lavoro per rimuoverlo (foto).

Un temporale e un nubifragio, uno a 1 ora di distanza l’uno dall’altro si sono abbattuti, oggi pomeriggio, sulla città di Lodi. I vigili del fuoco stanno lavorando, senza sosta, ormai da oltre 35 ore, per le forti piogge iniziate la notte di martedì, con 12 squadre attive e oltre 120 interventi affrontati tra allagamenti smottamenti e alberi precipitati su case, cancellate o all’interno di parchi, come quello ormai allagato dell’Isola Carolina. Intanto il fiume Adda è sorvegliato speciale dalla Protezione civile del capoluogo.

Neve oltre i 2200-2500 metri, temporaneamente e localmente in discesa fino a 2000 metri. E cresce il rischio valanghe sull’intero arco alpino della Lombardia. Nuovi accumuli, oltre a quelli già registrati, dai 5 si 20 centimetri. “Si segnalano venti in quota moderati o forti dai quadranti meridionali, con tendenza all’indebolimento e alla rotazione da ovest in serata – spiegano gli esperti del Centro regionale nivometeo di Arpa Lombardia con sede a Bormio -. In valle ventilazione debole dai quadranti orientali su Alpi e Prealpi, debole o moderata sud-occidentale. I nuovi apporti di neve fresca hanno incrementato lo spessore dello strato superficiale di recente formazione. La moderata attività eolica determina rimaneggiamento della neve fresca, con conseguente formazione di lastroni soffici”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.