Stabili ma sempre gravi le condizioni del viceispettore ferito a Lambrate

Christian De Martino resta in prognosi riservata. Intanto resta acceso il dibattito sul tema sicurezza. Il sindaco Sala ha ribadito che "se una Questura emette un decreto di espulsione, poi va eseguito". Gli risponde il sottosegretario leghista Molteni: "Vogliamo realizzare un secondo Cpr a Milano per rimpatriare i tanti migranti irregolari problematici".

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Sono definite “stabili come ieri” le condizioni, sempre gravi, di Christian De Martino, il vice ispettore della Polizia di Stato di 35 anni ferito a Milano da un 37enne. Il poliziotto, che dopo un intervento e numerose trasfusioni resta in prognosi riservata all’ospedale di Niguarda, è stato colpito tre volte con un coltello da cucina con una lama di 20 centimetri.
Intanto la discussione continua. “Se una Questura emette un decreto di espulsione, poi va eseguito. E diciamo la verità, quasi mai avviene” scrive il sindaco Beppe Sala sulle sue pagine social dove torna a parlare del ferimento del viceispettore.
La persona che ha colpito l’agente “era stata fermata qualche giorno fa su un treno con una lama, eppure era in giro. Aveva ricevuto un provvedimento di espulsione da tempo, firmato dal prefetto di Avellino ed era ancora in Italia. Se c’è un provvedimento di espulsione il dovere è eseguirlo”.
Gli risponde il leghista Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno: 
“Al di là della polemica che ha voluto sollevare in maniera del tutto strumentale, il sindaco Sala ha finalmente compreso un punto fondamentale: la necessità di procedere con i rimpatri degli immigrati irregolari pericolosi. Ebbene, vogliamo dare una buona notizia al sindaco e ai cittadini milanesi che hanno a cuore la sicurezza della città. Con il ministro Piantedosi stiamo ragionando sulla realizzazione di un secondo Cpr a Milano, una struttura di adeguate dimensioni per rimpatriare i tanti migranti irregolari problematici che in particolare gravitano nelle aree delle stazioni” così il sottosegretario Molteni. 

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