Garantismo a dieci minuti dalla notizia dell’arresto di Toti

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Di Fabio Massa

Non sappiamo ancora niente dell’inchiesta che riguarda il governatore della Liguria Giovanni Toti. E quindi, proprio per questo, esponendoci al rischio che abbia fatto porcherie inimmaginabili, ma alla probabilità che invece no, non le abbia fatte per nulla, diciamo che Giovanni Toti è innocente. Almeno per un altro paio di annetti, il tempo che la nostra lentissima giustizia arrivi a dirci qualcosa di vagamente definitivo su una vicenda che non conosciamo assolutamente. Uno a questo punto potrebbe legittimamente dire: “Oh, Massa, ma che cosa stai cercando di dirci? Che sono tutti innocenti questi sporchi politici ladri corrotti?”. La risposta è sì. Sono tutti innocenti fin quando un tribunale non dice che sono colpevoli. Anche questa volta funzionerà sempre alla stessa maniera. In barba a tutte le leggi che stanno cercando faticosamente di mettere in campo domani ci sarà l’ordinanza su tutti i giornali, con tutte le indiscrezioni, e qualcuno cadrà dal pero dicendo “oh, che strano, chi mai avrà dato le carte processuali?”. La fata turchina o gli inquirenti? Agli stupidi l’ardua sentenza. E poi la polemica politica: dàgli al centrodestra di ladri corrotti schifosi, dàgli al governo che chissà che cosa ha fatto. Poi ci sarà sicuramente una telefonata tra tizio e caio che dicono che un cugino del cognato della sorella è in contatto con il sottosegretario tal dei tali per fare maneggi al porto di Genova, che poi è l’oggetto dell’inchiesta. E via, un po’ di fango anche sull’esecutivo. Questo è quello che accadrà, e io già lo so. Per questo dico che Giovanni Toti è innocente. Per risparmiarmi l’ipocrisia di dovermi dire garantista a posteriori.

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