Annullato il convegno alla Statale su Israele

Gli organizzatori hanno deciso di cancellare il convegno in programma all'università Statale di Milano il 7 maggio, a sette mesi dagli attacchi del 7 ottobre, per il rischio di scontri e incidenti. La decisione è arrivata dopo la segnalazione da parte della Digos.

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Gli organizzatori hanno deciso di cancellare un convegno su Israele in programma all’università Statale di Milano il 7 maggio, a sette mesi dagli attacchi del 7 ottobre., per il rischio di scontri e incidenti. La decisione è arrivata dopo la segnalazione da parte della Digos. L’università degli Studi Milano ha saputo “unicamente dagli organi di informazione” che il convegno su Israele previsto il 7 maggio era stato annullato. L’associazione Italia Israele di Savona, fanno sapere dall’ateneo, non ha risposto alla proposta fatta ieri dal rettore Elio Franzini di tenere l’incontro online. “La scelta di trasformare l’incontro in modalità online, non certo di annullarlo – spiegano dall’ateneo milanese -, è stata assunta dal Rettore Elio Franzini dopo attenta valutazione delle condizioni ambientali interne ed esterne all’Università, nell’intento di minimizzare i rischi per la sicurezza del pubblico e dei relatori, sentita anche la Digos”.
Non c’era altra scelta che annullare il convegno, secondo gli organizzatori: “Non potevamo fare diversamente”, ha sottolineato Alessandro Litta Modignani dell’associazione ‘Pro Israele’ che aveva organizzato l’evento insieme all’associazione Italia-Israele di Savona.
La questura ha fatto sapere all’università che l’appuntamento da alto rischio era stato riqualificato a rischio altissimo e hanno detto che nel pomeriggio bisognava chiudere l’università per l’incolumità degli studenti e che lì si erano dati appuntamento centri sociali di tutto il Nord Italia”, ha detto. “Noi dobbiamo garantire l’incolumità di tutti i partecipanti e anche evitare eventuali aggressioni alle forze dell’ordine: quindi di fronte alla evidente minaccia di violenza non abbiamo potuto fare altro, E questa – ha osservato – è una sconfitta della democrazia”.
L’annullamento del convegno divide gli studenti, tra chi lo considera un affronto alla “libertà di parola” e chi invece una vera e propria “vittoria“. 

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