Liberazione, manifestazione nazionale a Milano da corso Venezia al Duomo

Al corteo di Milano per la Liberazione anche la segretaria Pd Elly Schlein e lo scrittore Antonio Scurati. Prima degli interventi dal palco concerto della sezione Anpi del Teatro alla Scala.

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La prima pagina del Corriere del 25 aprile 1945

Da Nord a Sud l’Italia celebra il 25 aprile con cortei, iniziative, manifestazioni. Due i cortei a Roma. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo la cerimonia nella capitale, si trasferirà in elicottero in Toscana per essere a Civitella Valdichiana (Arezzo) assieme al ministro Crosetto.  A Milano la giornata verrà aperta con la deposizione delle corone di fiori da piazzale Loreto ad altri luoghi simbolo della Resistenza. Mentre il corteo nazionale dell’Anpi partirà alle 14 da corso Venezia per raggiungere piazza Duomo. Parteciperà anche Elly Schlein e lo scrittore Antonio Scurati dopo il caso del suo monologo cancellato dalla Rai. Schlein, come già l’anno scorso, sarà al corteo con lo spezzone del Pd dietro uno striscione con la scritta ‘Il fascismo non è un’opinione, è un crimine’ che ricorda Giacomo Matteotti a cento anni dal suo omicidio.  A Milano è atteso, inoltre, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che parteciperà alla deposizione della corona d’alloro all’Altare dei caduti e poi in piazza della Scala per la celebrazione con il sindaco Sala.  Oggi Sala ha invitato tutti i cittadini in una diretta sul suo canale Instagram a partecipare al corteo nazionale della Liberazione. “Domani c’è il corteo del 25 aprile – ha detto -, spero che in tanti vogliano partecipare. Il corteo partirà alle 14:30 in via Palestro e alle 15:30 ci saranno gli interventi in piazza Duomo. Io vi invito a partecipare. Buon 25 aprile a tutti”. La manifestazione quest’anno si arricchisce anche di musica con il contributo della sezione Anpi del Teatro alla Scala. Prima degli interventi dal palco di piazza Duomo, sette cantanti del coro e quattro professori d’orchestra intoneranno l’Inno d’Italia e ‘Bella ciao’. Alla fine del comizio, poi il programma prevede un concerto che include pagine importanti della lirica come ‘Ah la paterna mano’ da Macbeth di Verdi, a ‘Le femmine d’Italia’ dall’Italiana in Algeri di Rossini, passando per l’irrinunciabile ‘Nessun dorma’. A conclusione due cori ‘Si ridesti il leon di Castiglia’ dall’Ernani e ‘Va’, pensiero’. E come bis ‘Fischia il vento’.

La manifestazione a Milano sarà come sempre aperta da deportati e brigate antifasciste, inclusa la Brigata ebraica che negli ultimi anni è quasi sempre stata oggetto di contestazioni che, con la situazione a Gaza, quest’anno si preannunciano più massicce. A garantire la sicurezza il dispositivo predisposto dal questore Giuseppe Petronzi dopo il comitato per l’ordine e la sicurezza dei giorni scorsi presieduto dal prefetto Claudio Sgaraglia a cui ha partecipato anche il presidente milanese dell’Anpi Primo Minelli. Non ci saranno solo le forze dell’ordine però al lavoro, ma anche i servizi d’ordine di Anpi, sindacati e partiti.  Dietro ai partigiani ci sarà lo striscione voluto dal comitato antifascista che organizza la manifestazione ‘Cessate il fuoco dovunque’, che non poche polemiche ha creato. Dietro ancora i sindacati (dal palco parlerà il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri) e forze politiche come il Pd presente con la segretaria Elly Schlein (tutti a contribuire al proprio servizio d’ordine, da Anpi a Cgil) e le varie associazioni e la comunità palestinese. L’associazione palestinesi d’Italia promette una presenza massiccia con circa cinquemila persone. A parlare sul palco, dopo l’introduzione di Minelli, saranno il sindaco Giuseppe Sala, Pif, il presidente nazionale Aned Dario Venegoni, lo storico della Fiap Andrea Ricciardi, Bombardieri, Debora Migliucci dell’Archivio storico del lavoro e il presidente nazionale dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo. Questa la scaletta ufficiale al momento, ma dovrebbe salire sul palco anche lo scrittore Antonio Scurati, che parteciperà al corteo, per leggere il monologo preparato per un suo intervento alla trasmissione ‘Chesarà’, poi cancellato dalla Rai.

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