Il progetto per lo stadio del Milan a San Donato “è stato più che opzionato, abbiamo speso 40 mln di euro per comprare i terreni per lo stadio a San Donato quindi il progetto va avanti come avevamo previsto, naturalmente sempre con tutti i problemi italiani perché basta che ci sia una minoranza vociante, rumorosa che sindaci ma non solo, la politica, fa sempre un passo indietro. Questa è una costante del nostro Paese che si applica anche al calcio”: così il presidente del Milan Paolo Scaroni in collegamento con l’evento organizzato da Il Foglio al Meazza, ha risposto a una domanda sull”opzione’ San Donato per il nuovo stadio del Milan. Scaroni ha poi ribadito che il club è comunque in attesa di vedere la proposta di Webuild per la ristrutturazione del Meazza. “All’interno di questo processo il sindaco Sala ci ha chiesto di riconsiderare l’ipotesi di una ristrutturazione leggera ma soddisfacente di San Siro affidando” il dossier “a Webuild che dovrebbe presentarci una proposta entro giugno”, ha ricordato. “Siamo qui che attendiamo di capire cosa implica sia in termini di ristrutturazione che di impatto sul pubblico, su come possiamo chiudere settori mentre giochiamo” perché, ha proseguito “il tema di San Siro è complicato, due squadre impegnate in competizioni internazionali vuol dire un campo dove si gioca almeno una volta a settimana, conciliare questo con i lavori è sempre stato il problema che ho avuto in mente”
Stadio, Scaroni: progetto San Donato più che opzionato
"Abbiamo speso 40 mln di euro per comprare i terreni per lo stadio a San Donato quindi il progetto va avanti come avevamo previsto, naturalmente sempre con tutti i problemi italiani perché basta che ci sia una minoranza vociante, rumorosa che sindaci ma non solo, la politica, fa sempre un passo indietro."