“Ricettazione di una pistola”, altra accusa per il trapper Shiva

Si apre oggi il processo a carico del trapper Shiva, accusato di tentato omicidio per aver sparato contro degli aggressori mandati da un altro trapper. La Procura gli contesta anche la ricettazione dell'arma che non è mai stata trovata.

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Il 24enne Andrea Arrigoni, trapper della scena milanese meglio conosciuto come “Shiva”, dovrà rispondere dell’accusa di ricettazione per una pistola che si aggiunge a quelle di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco. Il trapper era stato arrestato lo scorso ottobre dalla Polizia di Milano perché la sera dell’11 luglio, a Settimo Milanese davanti alla sua casa discografica, avrebbe reagito ad un’aggressione, secondo la difesa, sparando con una pistola (mai trovata) alle gambe di due esperti di arti marziali. Lo scorso febbraio il giudice, su richiesta degli avvocati difensori, aveva disposto i domiciliari per il trapper, scarcerandolo e, dando seguito alle richieste del pm aveva disposto il processo con rito immediato con il dibattimento iniziato oggi. Shiva questa mattina non era presente in aula e secondo i suoi legali “non ha fatto altro che difendersi dalle violente aggressioni” dei due lottatori di Mma vicini al trapper Rondo Da Sosa. Il 24enne è indagato anche dalla Procura di Ascoli Piceno, insieme ad altri 5 giovani, per una rissa scoppiata a San Benedetto del Tronto la notte del 30 agosto scorso.

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