NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Giovanni Da Verrazzano” è stato colui che ha spalancato le porte del mondo a New York e quindi alla civiltà, a tutto ciò che significa questa città. Cinquecento anni dopo, celebriamo un uomo che ha connesso queste due sponde dell’Atlantico, due popoli e due continenti diversi. In questo risiede la modernità straordinaria di un grande umanista, che ha interpretato questo suo ruolo venendo qui nella Baia di Hudson a trovare ciò che nessuno pensava ci potesse essere. È un grande italiano al quale tutti noi dobbiamo inchinarci, nel mondo viene riconosciuta la sua grandezza”. Lo ha detto all’Italpress il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, a margine delle celebrazioni per i 500 anni dell’impresa che portò Giovanni da Verrazzano a scoprire la baia dove sarebbe stata costruita New York.
“Gli italoamericani sono fieri di essere italiani e orgogliosi di vivere in America, però con quella genialità e con quell’umanità che solo loro sanno avere. Non sono una parte residuale dell’America, sono la parte fondante degli Stati Uniti – ha aggiunto -: sono protagonisti, dalle più alte istituzioni all’imprenditoria, a tutto ciò che riguarda la vita quotidiana: non hanno bisogno di rialzare la testa perché vanno a schiera dritta, orgogliosi di essere italiani”.
“Gli italoamericani sono fieri di essere italiani e orgogliosi di vivere in America, però con quella genialità e con quell’umanità che solo loro sanno avere. Non sono una parte residuale dell’America, sono la parte fondante degli Stati Uniti – ha aggiunto -: sono protagonisti, dalle più alte istituzioni all’imprenditoria, a tutto ciò che riguarda la vita quotidiana: non hanno bisogno di rialzare la testa perché vanno a schiera dritta, orgogliosi di essere italiani”.
xo9/sat/gtr (video di Stefano Vaccara)