Di Fabio Massa
Io davvero mi chiedo che cosa abbiano nella testa certi parlamentari. E segnatamente, certi parlamentari di Fratelli d’Italia. Mi metto nei panni di Giorgia Meloni, che una mattina si sveglia e legge sui giornali che uno dei suoi, immagino con un’iniziativa non concordata, ha proposto di introdurre il carcere per i giornalisti condannati per diffamazione. Una misura talmente fuori dal mondo che è dai tempi di Guareschi che non viene comminata ed eseguita. Alessandro Sallusti venne condannato al carcere, ma il Presidente della Repubblica convertì la condanna in multa. E’ un fatto di civiltà: i reati di opinione sono punibili con multe e sanzioni, non con il carcere. Solo sotto le dittature i giornalisti finiscono in carcere. Questo non toglie che in Italia è in azione in servizio permanente una macchina del fango senza limite, e questo non toglie che in carcere ci dovrebbe finire chi passa informazioni coperte dal massimo segreto, andando a violare i diritti fondamentali dei cittadini italiani. Ma un giornalista se riceve una informazione la pubblica, e questo è un principio sacrosanto. Non si può essere incarcerati per aver pubblicato qualcosa, ma solo se si è rubato qualcosa, se ci si è procurati qualcosa in modo illegittimo. Questo è il punto, ed è anche ridicolo doverlo spiegare a un parlamentare. Forse è proprio vero: Giorgia Meloni è la migliore dei suoi, e intorno ha un bel po’ di matti. Farebbe bene a fare pulizia.