All’Università di Milano-Bicocca arrivano gli animali in ufficio

Per tutto il personale dell’Ateneo sarà possibile portare in ufficio il proprio cane o gatto. Gli accessi degli animali d’affezione sono disciplinati da un apposito regolamento: a partire dal possesso dei requisiti preliminari fino alla verifica della corretta gestione in un ambiente pubblico

0
336

Lavorare fianco a fianco con un amico a quattro zampe: da oggi all’Università di Milano-Bicocca è consentito. L’Ateneo, con il “Regolamento per l’accesso degli animali d’affezione del personale all’interno degli ambienti dell’Ateneo”, offre a tutti i dipendenti – professori, ricercatori e personale tecnico amministrativo e bibliotecario – la possibilità di portare con sé sul luogo di lavoro il proprio cane o gatto. I pet dei dipendenti potranno accedere agli uffici se in possesso di precisi requisiti preliminari, tra cui: il microchip identificativo; l’iscrizione all’Anagrafe degli Animali d’Affezione; il libretto sanitario; la certificazione delle profilassi vaccinali e dei trattamenti antiparassitari; infine, la sottoscrizione di una polizza assicurativa che preveda la copertura per eventuali danni causati a persone o cose dall’animale. L’animale ospitato in Ateneo dal punto di vista comportamentale non dovrà avere problematiche come per esempio mostrare aggressività verso altri cani o persone. Dal punto di vista igienico-sanitario, per cani e gatti ospitati negli uffici i proprietari saranno tenuti ad avere con sé tutto il necessario per la loro cura.

L’accesso con i propri animali non sarà consentito: negli uffici che prevedono un contatto diretto e continuativo con il pubblico, nelle aule e laboratori didattici, nelle aule studio, in sale conferenze e riunioni, in biblioteca e inoltre negli spazi mensa e aree destinate al coffee break. Infine, nei luoghi dove vengono rese prestazioni sanitarie ambulatoriali o strutture assimilabili. I dipendenti potranno godere della compagnia del proprio amico a quattro zampe previa autorizzazione all’accesso del proprio dirigente e, nel caso di uffici condivisi, a questa deve essere aggiunto il consenso formale degli altri occupanti della stanza, come specificato nel regolamento entrato in vigore il 28 marzo 2024.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.