Seregno, Mariani parte civile al processo A2A AEB

L’ex consigliere di opposizione a Seregno, che ha fatto partire l’inchiesta, si è costituito parte civile al processo aperto a Monza sulla fusione senza gara tra il colosso energetico e la ex municipalizzata ma si dice “mortificato” per il rischio prescrizione. Tra gli accusati il sindaco della città brianzola Rossi.

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L’ex consigliere comunale di Seregno (Monza e Brianza) Tiziano Mariani, assistito dall’avvocato Luca Ricci del foro di Milano, ha dichiarato la costituzione di parte civile nel procedimento sull’aggregazione Aeb-A2A. Nel giugno del 2020 il capogruppo di Noi per Seregno aveva presentato ricorso al Tar contro il Comune nei confronti di Aeb e A2A per l’annullamento della delibera consiliare con l’approvazione dell’aggregazione industriale, in seguito “bocciata” dalla magistratura amministrativa nei due gradi di giudizio. Ne è seguita un’inchiesta penale della Procura di Monza che vede tra gli accusati anche il sindaco di Seregno, Alberto Rossi. A margine dell’udienza preliminare l’ex consigliere di minoranza si è dichiarato “mortificato dall’andamento del processo” per il rischio di prescrizione. “Credevo in una giustizia diversa, ma è come una commedia pirandelliana. A cosa è servito denunciare la svendita dell’azienda partecipata dal Comune, che è un obbligo per un consigliere comunale nella sua funzione di pubblico ufficiale? A nulla sono valsi anni di sacrifici e rinunce, oltre a quattro anni vissuti nel terrore. Se tornassi indietro, non lo rifarei. Per l’onorabilità della carica che ricopre, il sindaco che afferma la correttezza del proprio operato rinunci alla prescrizione come atto di trasparenza e lealtà con i cittadini. E come lui gli altri imputati”.

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