ROMA (ITALPRESS) – I Caraibi rappresentano da sempre una delle mete più desiderate del turismo internazionale. Di questa vasta regione fa parte Anguilla, una delle perle di cui si conosce e si parla ancora poco. È un’isola riservata e non molto frequentata, e forse questo è il motivo per il quale tante celebrità decidono di trascorrerci le vacanze, generalmente in residenze di lusso.
Seppur si trovi in area americana, l’isola di Anguilla è formalmente un territorio d’oltremare britannico, che segue anche le festività ricorrenti. La valuta locale è simile alla sterlina britannica, che si avvale del volto della regina Elisabetta e cambia soltanto nel nome: dollaro caraibico.
Per gli amanti della fauna marina è consigliato fare un salto a Sandy Ground dove spesso è possibile avere degli incontri ravvicinati con le tartarughe.
Tra le specialità culinarie del posto vanno sicuramente menzionate la Johnny Cake, una focaccia di farina di mais cotta sulle ceneri o fritta in padella, e ovviamente le famosissime aragoste. Sempre in tema di gastronomia, nel cuore di Anguilla sventola alta la bandiera della cucina italiana: dal ristorante italo-giapponese Savi, gestito da tre soci italiani, alla cucina di Cip’s del Belmond di Cap Juluca, che si avvale delle competenze di due ragazzi siciliani con esperienza nei più grandi hotel italiani.
Emanuele Sabatini, executive chef di Zemi Beach House di Anguilla, ha parlato ai microfoni di Italpress dei principali aspetti del turismo dell’isola e delle abitudini culinarie dei visitatori.
eb/mgg/gtr
Seppur si trovi in area americana, l’isola di Anguilla è formalmente un territorio d’oltremare britannico, che segue anche le festività ricorrenti. La valuta locale è simile alla sterlina britannica, che si avvale del volto della regina Elisabetta e cambia soltanto nel nome: dollaro caraibico.
Per gli amanti della fauna marina è consigliato fare un salto a Sandy Ground dove spesso è possibile avere degli incontri ravvicinati con le tartarughe.
Tra le specialità culinarie del posto vanno sicuramente menzionate la Johnny Cake, una focaccia di farina di mais cotta sulle ceneri o fritta in padella, e ovviamente le famosissime aragoste. Sempre in tema di gastronomia, nel cuore di Anguilla sventola alta la bandiera della cucina italiana: dal ristorante italo-giapponese Savi, gestito da tre soci italiani, alla cucina di Cip’s del Belmond di Cap Juluca, che si avvale delle competenze di due ragazzi siciliani con esperienza nei più grandi hotel italiani.
Emanuele Sabatini, executive chef di Zemi Beach House di Anguilla, ha parlato ai microfoni di Italpress dei principali aspetti del turismo dell’isola e delle abitudini culinarie dei visitatori.
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