REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – I Carabinieri di Locri e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria hanno arrestato un pericoloso pregiudicato, latitante da un anno e mezzo. Dopo diversi servizi di osservazione, la scorsa notte, avuta la certezza della presenza dell’uomo all’interno di un’abitazione nel Comune di Benestare, i militari sono intervenuti rintracciando il 33enne di San Luca, inserito recentemente nell’elenco dei latitanti pericolosi, sfuggito all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Messina, nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “Impasse”, poiché ritenuto appartenente ad un’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Il latitante alla vista dei militari avrebbe anche tentato, vanamente, di sottrarsi all’arresto, venendo però immediatamente bloccato dai militari dello Squadrone Eliportato “Cacciatori” di Calabria che avevano completamente cinturato l’area.
Il ricercato è stato scovato nell’abitazione di una coppia di coniugi a lui vicini per vincoli di parentela, che sono stati arrestati in flagranza di reato per avere fiancheggiato e favorito la sua latitanza, offrendogli vitto e alloggio. L’arrestato è stato accompagnato presso la Casa Circondariale Arghillà di Reggio Calabria, mentre i favoreggiatori sono finiti agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida. La cattura è stata resa possibile grazie anche al coordinamento e alla sinergia tra le Procure Distrettuali di Reggio Calabria e Messina e della Procura di Locri. vbo/gtr
Il latitante alla vista dei militari avrebbe anche tentato, vanamente, di sottrarsi all’arresto, venendo però immediatamente bloccato dai militari dello Squadrone Eliportato “Cacciatori” di Calabria che avevano completamente cinturato l’area.
Il ricercato è stato scovato nell’abitazione di una coppia di coniugi a lui vicini per vincoli di parentela, che sono stati arrestati in flagranza di reato per avere fiancheggiato e favorito la sua latitanza, offrendogli vitto e alloggio. L’arrestato è stato accompagnato presso la Casa Circondariale Arghillà di Reggio Calabria, mentre i favoreggiatori sono finiti agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida. La cattura è stata resa possibile grazie anche al coordinamento e alla sinergia tra le Procure Distrettuali di Reggio Calabria e Messina e della Procura di Locri. vbo/gtr