Spacciavano 500 dosi di cocaina al giorno, 9 arresti a Rozzano (Mi)

Il perno dell'organizzazione era un 32enne albanese.

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La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito oggi un’ordinanza di custodia cautelare emessa, su richiesta dei pubblici ministeri della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 9 persone, 7 in carcere e 2 ai domiciliari, gravemente indiziate di essere i componenti di una organizzazione criminale attiva nello spaccio di cocaina a Rozzano. L’attività investigativa svolta dal Commissariato di Polizia di Scalo Romana ha preso il via dopo l’arresto di un diciasettenne effettuato nel marzo del 2021 e la parte più importante dell’indagine si è sviluppata dal Natale dello stesso anno fino alla metà di marzo 2022: in poco meno di tre mesi, infatti, i poliziotti hanno raccolto elementi per ricostruire ruoli, mansioni, dinamica dello spaccio, cadenza dei rifornimenti e media di dosi vendute, da 400 a 500 al giorno. Da quanto accertato, in quel periodo, gli indagati avrebbero ceduto circa 6,5 chili di cocaina, divisa in più di 25mila dosi, con un ricavo di quasi 310mila euro. Al vertice del gruppo ci sarebbe un cittadino albanese di 32 anni, con precedenti penali, che, ogni due giorni si recava con il cugino a Rozzano per incontrare persone fidate che custodivano la droga, ne prelevava un quantitativo grezzo da 150 grammi e lo consegnava al cugino che si recava nell’appartamento di un altro uomo di fiducia con il quale ‘cucinava’, ossia confezionava, dosi da 0,25 grammi da vendere nei due giorni successivi. In alcune occasioni, documentate dalla Polizia di Stato, il confezionamento è avvenuto presso l’abitazione di un altro italiano pluripregiudicato di 56 anni. Al termine del confezionamento, entravano in scena due persone al centro dell’indagine: un pregiudicato italo-albanese di 24 anni e un ragazzo romeno di 21. Il primo riceveva le chiamate dagli acquirenti e, quindi, avvisava lo spacciatore affinché si predisponesse alla cessione. Il 21enne romeno, invece, aveva più compiti: ritirava il pacco di stupefacenti, circa 100 dosi per volta, con cui riforniva gli spacciatori al dettaglio, passava a ritirare i soldi della vendita e raccoglieva le dosi avanzate con quelle confezionate per la seconda giornata per riporle in una cassettina di sicurezza nascosta, prima, a casa di un uomo arrestato a gennaio 2022, poi a casa di una donna di 49 anni. Sono stati individuati almeno quattro spacciatori, due arrestati in flagranza e altri due, un marocchino di 31anni e un italiano di 40, destinatari dell’odierna custodia in carcere.

 

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