Il giudice del Tribunale dei minori di Milano ha rinviato a giudizio tre giovani di Como per una serie di intimidazioni nei confronti di un compagno di scuola bollato come “diverso” e per questo sottoposto in chat ad avvertimenti, offese di vario genere e immagini raccapriccianti. All’epoca dei fatti, come spiegato oggi dal Corriere della Sera, gli indagati avevano 17 anni e il ragazzo bullizzato è stato costretto a cambiare abitudini e scuola. Le chat, secondo i magistrati, sono la prova di una serie di atti di cyberbullismo che sarebbero durati 7 mesi, tra settembre 2020 e marzo 2021. I tre, ha scritto la pm Sabrina Ditaranto nella richiesta di rinvio a giudizio, “con messaggi minacciosi, omofobi, antisemiti e inneggianti al fascismo” hanno causato alla vittima “un grave stato di ansia e di timore per la propria incolumità.
Minacce e insulti omofobi, tre giovani comaschi a processo
All'epoca dei fatti i ragazzi erano 17enni: sono accusati di una serie di intimidazioni, minacce e insulti ad un coetaneo, che ha dovuto cambiare scuola.