Stavano per rapinare una banca, arrestati

La Polizia di Stato di Milano ha arrestato in flagranza sei rapinatori italiani, di età compresa tra i 32 e i 61 anni, intenzionati a mettere a segno una rapina con la tecnica del buco in una banca a Melzo, nel milanese.

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La Polizia di Stato di Milano ha arrestato in flagranza sei rapinatori italiani, di età compresa tra i 32 e i 61 anni, intenzionati a realizzare una rapina con la tecnica del buco in una banca in via Martiri della Libertà a Melzo, nel milanese.
I poliziotti della Sezione Reati Contro il Patrimonio della Squadra Mobile milanese, nelle prime ore di ieri hanno impedito che il gruppo di rapinatori provenienti da Palermo realizzasse un colpo che avrebbe potuto fruttare loro circa 300mila euro.
Gli agenti avevano appreso che una batteria di rapinatori palermitani si sarebbe recata a Milano per realizzare una rapina in banca e avrebbe trovato appoggio presso un “basista”. I successivi accertamenti avevano portato a ritenere che uno degli obiettivi fosse proprio la filiale di Melzo (MI) della Banca del Credito Cooperativo di Milano. Il servizio di appostamento eseguito fin dalle prime ore del mattino dai poliziotti della Squadra Mobile ha consentito non solo di arrestare in flagranza gli autori della tentata rapina ma, anche, di ricostruire i fatti.
Quattro degli indagati hanno fatto accesso tramite il piano interrato dell’edificio della banca, dove sono presenti i parcheggi per i dipendenti, hanno forzato una delle porte antipanico e, da lì, sono risaliti fino al piano terra dove si trova l’ingresso principale della banca. Nelle immediate vicinanze c’è una intercapedine delimitata da una porta: da qui hanno proceduto, utilizzando  diversi strumenti di ferramenta, ad effettuare una foratura del muro che li conducesse all’interno dell’istituto bancario. Il loro piano era di attendere che qualcuno dei dipendenti arrivasse per poi sfondare definitivamente il muro separatorio e accedere all’interno degli uffici senza rischiare di far scattare l’allarme. Come testimoniato dalle fascette in plastica trovate in loro possesso, avrebbero poi proceduto a immobilizzare i dipendenti per attendere, in tutta calma, l’apertura delle casse temporizzate.

Il piano, semplice e collaudato, è stato disturbato, tuttavia, dall’arrivo di una donna addetta alle pulizie dell’edificio che si è recata verso l’intercapedine dove è presente il pulsante di sblocco delle porte esterne e, una volta aperta la porta, si è trovata davanti a quattro uomini con il volto coperto. Stupiti da questo imprevisto, compreso che non potevano immobilizzare la donna nell’androne, i rapinatori sono immediatamente fuggiti minacciando la donna di non chiamare nessuno. Ad attenderli fuori, però, c’erano i poliziotti della Squadra Mobile che hanno bloccato anche il loro autista che li stava attendendo a bordo di un’ auto rubata e con targa clonata. Poco più in là, c’era ad attenderli il basista che, per quanto ricostruito dalla Polizia di Stato, avrebbe dovuto fare da staffetta all’auto dei rapinatori. Anche lui è stato fermato dagli agenti della Squadra Mobile poco dopo l’arresto dei suoi complici.

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