Prosegue con grande successo di pubblico la XV Edizione del Premio Internazionale intitolato al Teatro Nudo di Teresa Pomodoro. Dopo il tutto esaurito per i sei spettacoli che hanno visto in scena artisti provenienti da Argentina, Danimarca, Venezuela, Slovenia, Francia e Hong Kong Cina, per il settimo appuntamento della stagione 2023/2024 arrivano allo Spazio Teatro No’hma dalla Corea del Sud i componenti del duo Manam e la ballerina, regista e coreografa An Jae Hyun. Manam è il palindromo del termine coreano “man-nam” che significa incontro. L’incontro è quello tra E’ Joung-Ju – la più famosa e acclamata suonatrice di geomungo, ovvero la cetra tradizionale coreana con ponti e tasti – e Sebastien Boisseau, contrabbassista francese apprezzato a livello internazionale per le sue collaborazioni soprattutto in ambito della musica jazz. L’idea insolita di mettere insieme un geomungo e un contrabbasso nasce dal desiderio di modernità dei due musicisti. “E’ stato come costruire un ponte per andare avanti e indietro nel tempo, passare da una sponda all’altra. Il nome Manam ci ha suggerito subito una forma di simmetria insita nella natura stessa del nostro incontro diventato un viaggio artistico e strumentale dove ognuno fa la sua parte.” – spiega E’ Jung-Ju.
L’esibizione del duo Manam sul palcoscenico di via Orcagna 2 si apre e si chiude con una danza tradizionale coerana, emblema di armonia tra passato, presente e futuro, interpretata con tamburo e ventaglio da An Jae Hyun. Pluripremiata a livello internazionale, An Jae Huyn al Teatro No’hma nel 2018 ha firmato la regia e la coreografia dello spettacolo “Fleur de L’ame” ricevendo la menzione speciale dalla Giuria degli Spettatori per la X edizione del Premio Internazionale Il Teatro Nudo di Teresa Pomodoro. E’ Joung-Ju – direttrice del festival della “Primavera coreana” di Nantes dal 2013 – ha iniziato a suonare strumenti coreani giovanissima. Nel 1994, attraverso il sistema di preservazione culturale della Corea del Sud, le viene assegnato il “Bene Culturale Immateriale n. 16 Geomungo Sanjo” ed è stata la più giovane musicista a ricevere l’attestato di Completamento del Patrimonio Culturale Coreano. Sèbastien Boisseau ha sempre collaborato a progetti internazionali che lo hanno portato a condividere il palco con artisti del calibro di Michel Portal, Martial Solal, Uri Caine e molti altri. “Questi artisti ci accompagnano in un viaggio che partendo dalla danza tradizionale arriva alla musica popolare coreana del XVIII secolo attraversando le epoche e superando i confini tra improvvisazione e composizioni originali. Questa serata rappresenta una avventura artistica e musicale di grande suggestione e sensibilità.” – spiega Livia Pomodoro, Presidente dello Spazio Teatro No’hma Teresa Pomodoro. Lo spettacolo ha il sostegno del Consolato Generale della Repubblica di Corea a Milano. Le date di mercoledì 13 e giovedì 14 marzo saranno trasmesse in streaming sui canali del teatro. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria.