MM, Mascolo: “Perdite idriche al 14% contro un 40% di media nazionale”

"La tecnologia ci ha aiutato attraverso l'infrastruttura digitale a ottenere grandi risultati" ha confermato l'amministratore delegato di MM. In 3 anni grazie alla elaborazione dei dati si è riusciti a ridurre il consumo di energia del 15% e di conseguenza le emissioni.

0
171

“MM, in maniera quasi pionieristica, già da molti anni sta adottando le soluzioni tecnologiche più all’avanguardia per il monitoraggio della propria rete acquedottistica, della rete fognaria e anche degli impianti di depurazione della città. La tecnologia ci ha aiutato attraverso l’infrastruttura digitale a ottenere grandi risultati. Siamo riusciti a individuare tempestivamente le perdite o addirittura a intervenire in maniera predittiva sulla rete per ridurle al punto tale che abbiamo raggiunto il 14% di perdite idriche, sicuramente un benchmark nazionale in un Paese in cui queste superano il 40% in media”. Lo ha detto Francesco Mascolo, ad di MM Spa, a margine del seminario ‘Sustainable water: il ruolo del digitale nella gestione sostenibile della risorsa idrica’. Inoltre, ha aggiunto, “il nostro è un settore molto energivoro“: per la città di Milano MM aveva un consumo di energia elettricapari a 150 GWh all’anno“. Su questo fronte, ha detto Mascolo, “riuscire a mettere a sistema le centrali acquedottistiche, il sistema di depurazione, ottimizzando i consumi attraverso l’elaborazione dei dati che consentono di gestire l’attivazione e la disattivazione degli impianti in real time rispetto ai fabbisogni, ha portato in 3 anni a ridurre di oltre il 15% questi consumi e quindi a risparmiare sicuramente grandi quantità di energia elettrica ma soprattutto a ridurre le emissioni”. Mascolo ha poi fatto altri esempi di applicazione di nuove tecnologie alla gestione delle acque: “Abbiamo infrastrutturato parte della nostra rete acquedottistica con la fibra ottica e con una sensoristica capace di misurare portate, temperature e pressioni delle acque”. “Questo – ha precisato – serve a vario livello, perché la gran mole di dati, analizzata poi con gli algoritmi e gli strumenti dell’intelligenza artificiale, permette di supportare le decisioni in termini di intervento. Da qui gli interventi per la riduzione delle perdite dalla rete, gli interventi per capire i punti della rete dove in futuro si potrà andare ad attingere calore per realizzare nuovi sistemi di scambio termico e per il condizionamento dei building per esempio”. “Dall’altra parte – ha concluso -, le informazioni che riguardano invece i movimenti impercettibili dei sistemi fognari sono gestite in maniera tale da evitare rotture e potenziali allagamenti della città”. Per fronteggiare i fenomeni meteorologici estremi “la grande esperienza ingegneristica di MM si è tradotta nella progettazione e realizzazione di un’opera come la vasca di laminazione del Seveso: 250.000 metri cubi di acqua che può essere laminata dal fiume durante fenomeni meteorologici di pioggia estrema e che salveranno la città da esondazione”. “Ci sono poi numerosi progetti – come quello inaugurato pochi mesi fa in via Pacini -, raccolti sotto la definizione di ‘Città spugna’, che tendono a depavimentare la città da quell’asfaltatura e da quel cemento che hanno reso il suolo impermeabile, non consentendo il drenaggio delle acque, per ricreare nuove aree dove il drenaggio è consentito per rimpinguare la falda e anche per la crescita e lo sviluppo di un ecosistema biologico e di flora importante”. Mascolo ha poi sottolineato che progetti come questi fanno di MM una realtà “all’avanguardia” nel Paese, perché la società “per la prima volta in Italia, rispetto a tanti altri gestori, ha cominciato a gestire le caditoie e le acque meteoriche”. “Un ambito – ha concluso – in cui c’è tantissimo da fare perché l’infrastruttura merita dei grandi investimenti”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.