Milano, una fiaccolata per Ilaria Salis

Partirà oggi alle 18.30 dall'Università Statale e si concluderà in piazza Missori la fiaccolata per chiedere la concessione degli arresti domiciliari in Italia  per la 39enne, in carcere di massima sicurezza a Budapest da oltre un anno.

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“Fiaccolata a Milano per Ilaria! Partiamo da Largo Richini alle 18:30. Proviamo a essere numerosi”. L’invito arriva da Roberto Salis, papà di Ilaria,  la monzese di 39 anni in carcere di massima sicurezza a Budapest da oltre un anno. Oggi a Milano ci sarà una fiaccolata per chiedere la concessione degli arresti domiciliari in Italia. L’iniziativa è del  Comitato Ilaria Salis e varie associazioni e partiti. La manifestazione partirà alle 18.30 da largo Richini, vicino all’Università Statale, e terminerà in piazza Missori. Aderiscono Amnesty International, Arci, Sentinelli e Anpi;  il Pd di Monza e di Milano, Rifondazione Comunista, Possibile, Alleanza Verdi-Sinistra e l’Associazione Enzo Tortora – Radicali Milano.
“Da più di un anno – si legge in una nota – Ilaria è in prigione in un paese in cui, secondo le principali organizzazioni umanitarie, non sono garantiti I diritti dei detenuti e in cui la democrazia è giorno dopo giorno limitata dalle leggi liberticide di Orban. Siamo preoccupati per Ilaria, siamo preoccupati per la sua sicurezza e per gli esiti di un processo inquinato dall’ideologia antidemocratica delle istituzioni ungheresi. Continuiamo a chiedere che torni in Italia ad affrontare il processo, in conformità con la decisione-quadro del Consiglio d’Europa n. 829 del 2009”.
Per Ilaria Salis il 29 gennaio è iniziato il processo: è accusata dell’aggressione, a febbraio 2023, di due militanti neonazisti durante un raduno (le vittime ebbero alcuni giorni di prognosi per ferite). Ilaria Salis ha rifiutato un patteggiamento di 11 anni di reclusione e ora ne rischia molti di più. In aula, al processo, aveva le mani e i piedi legati da catene.

 

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