ROMA (ITALPRESS) – “I ragazzi autistici hanno bisogno di attività sociale, sport e attività organizzata in cui possono esprimersi. L’attività sportiva sicuramente è una chiave dell’inclusione sociale in quanto lo sport aiuta l’autostima, l’immagine di sé e anche il senso di autoefficacia”, sottolinea Luigi Mazzone, direttore Neuropsichiatria infantile dell’Università Tor Vergata di Roma e presidente Progetto Aita Onlus, in un’intervista all’Italpress.
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