“Soul” , il Festival di spiritualità

Nella frenetica Milano, dal 13 al 17 marzo si terrà la prima edizione del festival dedicato alla spiritualità, promosso dalla Diocesi e dall'Università Cattolica, per invitare tutti a vedere lo straordinario nell’ordinario. In programma cinquanta incontri e appuntamenti fra lezioni e dialoghi, spettacoli e concerti, performance artistiche, laboratori esperienziali, momenti meditativi, attività per le scuole.

0
250

Dall’alba alla sera, cinque giorni per fare esperienza dello straordinario nell’ordinario, con protagonisti d’eccezione dalla letteratura alla scienza, dalla filosofia alla musica, fino alla poesia: dal 13 al 17 marzo prende il via a Milano, in diversi luoghi  della città, la prima edizione di SOUL. Festival di Spiritualità, promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e dall’Arcidiocesi di Milano con il patrocinio del Comune di Milano.

In programma cinquanta incontri e appuntamenti sui temi della spiritualità – fra lezioni e dialoghi, spettacoli e concerti, performance artistiche, laboratori esperienziali, momenti meditativi, attività per le scuole – proposti attraverso la visione di tradizioni spirituali e discipline differenti, e sviluppati attorno al filo conduttore di questa edizione ‘meraviglia, la vigilia di ogni cosa’ dal comitato curatoriale composto da Luca Bressan, Armando Buonaiuto, Valeria Cantoni Mamiani, Aurelio Mottola, con la partecipazione di un illustre comitato scientifico.

Ad aprire la manifestazione sarà mercoledì 13 marzo la “lecture” di Alessandro Baricco “Tutto mi meraviglia” nell’Aula Magna dell’Università Cattolica e, a concluderla, domenica 17 marzo “Una voce come di bambino”, dalle Confessioni di Sant’Agostino, con Massimo Popolizio, interprete tra i più stimati della scena teatrale e cinematografica, accompagnato nella Basilica di San Lorenzo Maggiore dai suggestivi canti della tradizione di Taizé.

Tra questi due momenti, un intenso alternarsi di appuntamenti e di interpreti capaci di interrogarsi e dialogare attorno alla spiritualità e alla meraviglia, offrendo sguardi nuovi e inattesi. Ad ospitarli saranno luoghi significativi e ricchi di suggestione, grazie alla partecipazione di importanti istituzioni culturali, artistiche, educative, sociali, laiche e religiose della città, a partire dai Partner culturali del festival: Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Memoriale della Shoah di Milano, Philo – Pratiche filosofiche, Piccolo Teatro di Milano, Triennale di Milano.

Alla base dei cinque giorni, il desiderio di rispondere al passo febbrile della smart city con un’iniziativa che pone al centro la ricerca di significato che anima ogni essere umano, provando a suggerire altri ritmi e itinerari del pensiero, delle relazioni, dell’indagine interiore. Dalla cena monastica al Refettorio Ambrosiano – una parentesi di sospensione e rarefazione per condividere cibo e ascolto con musiche e letture dal racconto Il pranzo di Babette di Karen Blixen – alle passeggiate di meraviglia e di stupore in diversi luoghi di Milano, fino all’incontro all’alba sulle terrazze del Duomo, guidato da mons. Mario Delpini.

A ispirare riflessioni e momenti di confronto saranno, fra gli ospiti del festival, noti scrittori, filosofi, teologi e studiosi: al Piccolo Teatro Strehler Massimo Recalcati si sofferma sulla meraviglia suscitata dai miracoli di Gesù nei racconti evangelici; alla Basilica di San Nazaro in Brolo lo scrittore Alessandro D’Avenia propone una lezione sull’ambivalenza della parola ‘stupefacenti’; il Museo Diocesano accoglie la riflessione del filosofo e teologo Vito Mancuso sulla necessità per i manager di oggi di trovare stabili fondamenti nella frenesia e nella richiesta di performatività, oltre all’incontro A occhi bendati sulla Terra, che vede lo scrittore Paolo Giordano e il cardinale José Tolentino de Mendonça confrontarsi sull’incanto della natura e sulla sua custodia.  Sempre al Museo Diocesano, Massimo Cacciari dedica una lezione a thauma, la meraviglia, che è all’origine della ricerca filosofica, mentre alla Triennale di Milano l’architetto e urbanista Stefano Boeri interviene sulla progettazione dei luoghi sacri a partire dalle esperienze dello studio di valorizzazione dello Stupa di Ramagrama, sito archeologico buddhista presso Lumbini, in Nepal, e della Abrahamic Family House progettata ad Abu Dhabi dall’architetto David Adjaye.
I mezzi di comunicazione sono dalle loro origini “macchine della meraviglia”, apparati di costruzione di esperienze di stupefazione e incanto, nel bene e nel male. Ne discutono alla Fondazione Feltrinelli il sociologo della comunicazione Fausto Colombo e lo storico dei media Massimo Scaglioni con la scrittrice e saggista Cristina Battocletti e Lodo Guenzi, musicista, attore di teatro e cinema e frontman del gruppo Lo Stato Sociale.
Nella Sagrestia di Santa Maria delle Grazie Claudia Baracchi e Gabriella Caramore alternano riflessioni e narrazioni, ripercorrendo le vite e il pensiero di Simone Weil e Pavel Florenskij, tra le figure più luminose del Novecento. Alla Biblioteca Pinacoteca Ambrosiana Romano Madera analizza la meraviglia in una lezione che spiega come a quest’esperienza ci si possa avvicinare con una disposizione psichica, dell’anima, che è tanto originaria quanto potenziale frutto di esercizio.

E ancora: perché è importante parlare di meraviglia quando il mondo è attraversato da conflitti tanto sanguinosi quanto irrisolvibili? Ne parla lo scrittore e poeta Tahar Ben Jelloun, in conversazione con Alessandro Zaccuri. Il tema del dolore è centrale anche nel dialogo fra Agnese Moro e Grazia Grena, partecipanti a percorsi di giustizia riparativa, insieme al criminologo Adolfo Ceretti e ai giuristi Gabrio Forti e Claudia Mazzucato alla Biblioteca Pinacoteca Ambrosiana, che riflettono sul peso della ‘catena del male’ e sulle aperture che possono nascere dagli incontri difficili. Il biblista Luciano Manicardi e lo psichiatra Vittorio Lingiardi si confrontano  invece su altre condizioni che possono offuscare l’esperienza del meraviglioso, come cinismo, disincanto, mancanza di curiosità e di desiderio, per indagare le radici di ciò che ci impedisce di sorprenderci.

Il Memoriale della Shoah ospita gli incontri La lettura infinita, lezione in cui Alfonso Arbib, rabbino capo della Comunità ebraica di Milano, si sofferma sulle scintille di meraviglia che scaturiscono dallo studio della Scrittura, e Shabbat, il tempo sospeso, dove Davide Assael, fondatore e presidente dell’associazione Lech Lechà, e il filosofo Silvano Petrosino riflettono sulla necessità di ritrovare anche nell’odierna società accelerata pause di sospensione, come accade nello Shabbat, ozio comandato che rallenta il quotidiano per vederne meglio la luce. Prende le mosse dalle caratteristiche della società di oggi, in cui sembra che tutto possa essere valutato secondo criteri di convenienza o efficacia, anche il dialogo tra il monaco benedettino Michael Davide Semeraro e il monaco zen Carlo Tetsugen Serra che indagano, ognuno a partire dalle rispettive tradizioni, l’incalcolabilità dell’esperienza spirituale, estranea a ogni scala di misura.

La relazione con la scienza viene esplorata in diversi momenti del festival: la Fondazione Corriere della Sera ospita il dialogo Meravigliarsi ai tempi dell’AI: emozioni e tecnologia tra il docente di Psicologia della comunicazione Giuseppe Riva e il sacerdote ed esperto di nuove tecnologie Luca Peyron; nel campus di Humanitas University l’intervento della direttrice generale del CERN di Ginevra, Fabiola Gianotti, allarga i confini del festival oltre il circuito culturale milanese più tradizionale: si intratterrà sulla meraviglia dell’infinitamente piccolo nella fisica delle particelle elementari; al Piccolo Teatro Grassi l’immunologo Alberto Mantovani racconta l’esperienza del ricercatore scientifico, fatta di tentativi, fallimenti, attese e talvolta meravigliose scoperte a cui fa eco il preludio delle suite n.1 di Bach per violoncello.

Non potevano mancare al centro del palinsesto alcuni fra i maggiori capolavori artistici simbolo di Milano: nella Sagrestia di Santa Maria delle Grazie lo storico dell’arte Pietro Marani e la scrittrice Melania Mazzucco riflettono sulle reazioni del cuore umano davanti all’inatteso, soffermandosi sulla composizione dell’Ultima Cena di Leonardo, mentre al Castello Sforzesco il filologo e critico letterario Carlo Ossola e lo storico dell’arte Victor Stoichita dialogano sulla bellezza incompiuta davanti alla Pietà Rondanini di Michelangelo. Il cartone della Scuola di Atene, capolavoro di Raffaello, viene esplorato nei suoi ricchissimi dettagli dalla storica dell’arte e direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta con Benedetta Spadaccini alla Pinacoteca Ambrosiana. Nell’incontro Oltrecolore alle Gallerie d’Italia – Milano, museo di Intesa Sanpaolo, il teologo gesuita Antonio Spadaro si sofferma sulle opere di quattro protagonisti dell’arte statunitense del Novecento – Edward Hopper, Mark Rothko, Andy Warhol e Jean-Michel Basquiat – per i quali il colore sembra costituire una soglia dell’oltre.

Protagonista anche la musica, con il NeFesh Trio che ci porta nei racconti chassidici di Martin Buber al Memoriale della Shoah e con il concerto al buio nella Basilica di San Lorenzo Maggiore, dove il fisioterapista e musicoterapeuta Wolfgang Fasser, diventato cieco in giovane età, conduce il pubblico alla scoperta della meraviglia che si cela sotto l’oscurità, accompagnato dalle musiche del quartetto Shalom Klezmer di cui è parte. Alla Fondazione Feltrinelli L’abîme des oiseaux, per clarinetto solo, dal Quatuor pour la fin du temps di Olivier Messiaen, composto nel lager nazista di Görlitz, contrappunta l’intervento del teologo e musicologo Pierangelo Sequeri e riapre la contemporaneità alla meraviglia della vibrazione creatrice della musica. Sarà presentato al Piccolo Teatro Grassi Naturale sconosciuto, rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri con la guida di Cesare Ronconi, nuova produzione a cura del Teatro Valdoca.

Numerose anche le visite guidate e i workshop.

Tutti gli eventi sono gratuiti previa prenotazione al sito www.soulfestival.it.

SOUL. Festival di Spiritualità
13 – 17 marzo 2024, Milano, sedi diffuse
Promosso da Università Cattolica del Sacro Cuore e Arcidiocesi di Milano, con il patrocinio del Comune di Milano.
Tutti gli appuntamenti sono gratuiti previa prenotazione obbligatoria e fino a esaurimento posti.
Comitato curatoriale: Luca Bressan, Armando Buonaiuto, Valeria Cantoni Mamiani, Aurelio Mottola.
Comitato scientifico: Fausto Colombo, Claudia Mazzucato, Massimo Scaglioni, Silvano Petrosino, Giuseppe Lupo, Anna Maria Fellegara, Ivana Pais, Pierangelo Sequeri, Elena Granata, Francesco Castelli.

Sito web: www.soulfestival.it
IG: milanosoulfestival  FB: MilanoSoulFestival #milanosoulfestival

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.