Fedez “tecnicamente” nullatenente. Il rapper: “è tutto intestato alle mie società”

Per l'associazione dei consumatori quella risposta in udienza "in maniera sintetica ma efficace, fa emergere una personalità incline a 'sfruttare' a proprio vantaggio i meccanismi mediante cui si celano le ricchezze personali, situazione questa dove è molto frequente possano annidarsi situazione di elusione fiscale o di vera e propria evasione".

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Durante un processo mi è stato chiesto dal giudice quali beni immobili e mobili siano a me intestati. Ho risposto la verità, non ho intestato nulla a nome mio e dunque sono tecnicamente nullatenente perché tutto è intestato alle società della mia famiglia. Se avessi detto il contrario avrei mentito davanti ad un giudice compiendo un reato“. Sono le parole del rapper Federico Mario Lucia, conosciuto meglio come Fedez e marito di Chiara Ferragni, rilasciate a Repubblica online come commento ad un esposto del Codacons che le riportava nelle carte di un processo del 2020 per diffamazione. Il Comando provinciale della Guardia di Finanza ha ricevuto dall’associazione un esposto, riguardo le società del rapper, nel quale si chiede di fare verifiche sul fronte fiscale e sulle operazioni finanziarie. Infatti, secondo il Codacons, si può “parlare di un uso continuo e ripetuto di operazioni poco trasparenti e talvolta senza un’apparente ragione economica”. Secondo l’associazione, che fa riferimento ad una relazione di consulenza di Gian Gaetano Bellavia, commercialista e noto esperto di diritto penale dell’economia, c’è una “trama societaria in cui si presentano e ripetono tutti gli indici di pericolosità fiscale”. Il Codacons non vuole sostenere che il gruppo di Fedez evada il fisco, anche perché come ammesso dalla stessa associazione, non dispongono né di mezzi né di potestà necessarie per verificarlo od affermarlo. Tuttavia, “in termini probabilistici, l’analisi dei fatti storici e delle esperienze porta a dire che questo tipo di azioni o comportamenti il più delle volte porta o è diretto ad evadere il fisco” chiosa l’associazione. L’esposto arrivato sulla scrivania della GdF di Milano, dove non si ipotizzano reati, sarà vagliato e valutato dalle fiamme gialle per gli eventuali accertamenti da effettuare. Le eventuali analisi, se necessarie, saranno effettuate dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf milanese. Già nel 2019 venne effettuato un controllo fiscale sul rapper che non diede origine ad alcuna inchiesta penale.

 

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