Il Festival di Sanremo anche quest’anno si è concluso tra le polemiche come da tradizione. Del resto una gara vede vincitori e vinti e difficilmente riesce a mettere tutti d’accordo. Tralascio le polemiche, giustificate soprattutto nella serata di venerdì (quella dei duetti e delle cover per intenderci) per invece soffermarmi sul fatto che quest’anno mi sembra ci sia stato meno scollamento tra il Festival e il mondo reale.
Probabilmente, anche grazie al fatto che c’era la giuria radio ad affiancare quella della sala stampa e il televoto, le scelte finali sono frutto di una mediazione tra un voto diciamo popolare e uno più tecnico.
Anche Radio Lombardia ha fatto parte della giuria con il sottoscritto. Di fatto con la nostra chat dedicata abbiamo seguito tutte le serate, sostanzialmente ho fatto da “portavoce” tenendo conto delle indicazioni che provenivano dai colleghi. Devo dire che tra noi non ci sono state differenze sostanziali. Quella dell’edizione 2024 è stata un’esperienza interessante molto differente da quella del 2011 quando partecipai come giurato e quando le radio scelsero Raphael Gualazzi tra i giovani. Dal punto di vista organizzativo mi sembra sia stato tutto molto ben gestito, Amadeus è stato bravo a coinvolgere i diversi settori che nel nostro Paese si occupano di musica.
Credo che i risultati li vedremo confermati nelle prossime settimane con le scelte che ogni radio farà in base alla propria linea editoriale e al proprio pubblico. Non posso terminare senza citare la vincitrice Angelina Mango che la differenza vera l’ha fatta venerdì interpretando “La Rondine”, brano del 2002 del padre Pino. E’ stato uno dei momenti più emozionanti di questo Festival, si perchè alla fine la musica ha anche questo “ruolo” , quello di donare emozioni.