“Riportiamo a casa Ilaria Salis”, presidio a Milano

Sentinelli e altre associazioni in centro per il caso della donna detenuta in Ungheria. Intanto in Ungheria compare un murales con la militante antifascista impiccata.

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Un presidio per Ilaria Salis è stato organizzato alla Loggia in piazza dei Mercanti dai Sentinelli. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i milanesi sul caso dell’insegnante e militante antifascista detenuta in Ungheria, con l’accusa di aver partecipato all’aggressione di due neonazisti durante una contromanifestazione a Budapest l’11 febbraio 2023, ma il presidio ha anche l’obiettivo di denunciare la situazione delle carceri in Italia. Al presidio hanno aderito, tra le altre sigle, Anpi Provinciale di Milano, Associazione Enzo Tortora, Cgil Camera del lavoro Milano, Europa Verde Milano, Mai più lager – NO ai CPR, Partito Democratico Milano metropolitana e Sinistra Italiana Milano. I manifestanti hanno esposto lo striscione “riportiamo a casa Ilaria” e alcuni cartelli con alcune scritte tra cui “diritti sconfinati”, “basta diritti ristretti” e “i diritti non sono merci di scambio”. “Sono rimasto molto colpito dalla dichiarazione che ha fatto il ministro Tajani qualche giorno fa alla Camera dicendo che il ‘Governo non vuole i titoli sui giornali, ma lavora in ‘silenzio’ mandando un messaggio criptico a chi in questi giorni si sta mobilitando per Ilaria – ha spiegato Luca Paladini, consigliere regionale di Patto Civico aggiungendo che “ se non ci fosse stata una mobilitazione noi temiamo che in realtà di Ilaria non se ne sarebbe occupato nessuno”. “Va spezzata però anche la narrazione secondo cui in Ungheria le carceri fanno schifo mentre in Italia abbiamo delle spa, non è così”, ha poi aggiunto spiegando che “le carceri in Italia esplodono e sono diventate una vera e propria discarica sociale e quindi se denunciamo quello che succede in Ungheria dobbiamo ricordarci che la situazione delle carceri italiane è vergognosa e nessuno ci mette mano perché non è evidentemente un tema che porta voti”. Paladini ha poi concluso dicendo che “è un peccato” che a Sanremo non si sia parlato di Ilaria, “forse è un tema che non porta applausi e standing ovation perché occuparsi delle persone private delle libertà personali non è un tema che fa audience e anche quando Tajani è intervenuto alla Camera l’aula era semivuota”. Al presidio per Ilaria Salis hanno preso parte un centinaio di persone. Tra gli interventi c’è stato anche quello di Gianluca Tizi, del Comitato Liberiamo Ilaria Salis, che ha ricordato come “grazie all’intervento di Ilaria Cucchi” si sia tenuta “una conferenza a palazzo Madama che ha messo in luce la situazione” di Ilaria Salis. Tizi ha ricordato le condizioni in cui la giovane si trova detenuta sottolineando poi lo sgomento “di fronte all’incapacità del Governo”.

Intanto a Budapest, dove nei giorni scorsi si è aperto il processo a Ilaria Salis, portata in aula in catene, è comparso un murales con disegnata la militante antifascista impiccata. Proprio in questi giorni nella capitale ungherese tornano a sfilare i neonazisti amici del premier Orban. Ilaria era stata arrestata con l’accusa di avere aggredito due nostalgici di Hitler proprio durante una di queste manifestazioni.

 

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