Alex Baiocco e Michele Di Rosa, fermati per avere teso un cavo di acciaio ad altezza uomo in viale Toscana a Milano nella notte tra il 3 e il 4 gennaio scorsi, sono stati rinviati a giudizio con il rito immediato su richiesta del pm Enrico Pavone. Lo ha deciso il gip Domenico Santoro, fissando la data di inizio per il prossimo 16 aprile davanti ai giudici della decima sezione penale. I due giovani, di 24 e 18 anni, accusati di blocco stradale, potranno comunque chiedere di essere giudicati con il rito abbreviato che prevede lo sconto di un terzo sulla pena. Secondo quanto ricostruito da inquirenti e investigatori, i giovani, con un terzo complice 17enne, per il quale procede la Procura dei minori, hanno teso il cavo legando un estremo alla pensilina di un autobus e l’altro a un palo della segnaletica verticale, mettendo in pericolo l’incolumità soprattutto di motociclisti e ciclisti. Un gesto che il gip, nel suo provvedimento, aveva definito “assurdo” e che ha fatto finire Baiocco in carcere e Di Rosa ai domiciliari, dove si trovano tuttora.
Tendono cavo in strada, due giovani a processo immediato
Alex Baiocco e Michele Di Rosa, fermati a Milano nella notte tra il 3 e il 4 gennaio scorsi, sono stati rinviati a giudizio. I due sono ai domiciliari.