“Servono misure serie per ridurre il numero di auto circolanti, rivedendo Area B e Area C. Marketing e propaganda mettiamoli da parte. I documenti andrebbero anche letti ed esiste un terzo indicatore contenuto nel report Amat diffuso pochi giorni, il più importante di tutti e che nessuno ha considerato. Si chiama ‘Indice di congestione’: mostra la relazione fra numero di auto circolanti e densità del traffico urbano. Meno auto circolanti significa meno code e congestionamenti, quindi meno inquinamento, migliore trasporto pubblico di superficie. E qui arriva la sorpresa: l’Indice di congestione, ovvero il caos e le code da traffico, anziché diminuire è aumentato”. Così Enrico Fedrighini, consigliere comunale del Gruppo Misto, commenta i dati resi noti dall’Agenzia Mobilità Ambiente Territorio del Comune di Milano e i successivi comunicati dell’Amministrazione “relativi al mese di dicembre 2023, una sorta di copia e incolla di gaudente ottimismo sui minori ingressi di veicoli in Area C e B registrati nell’arco temporale in cui sono attive le telecamere di Area B e Area C (7.30-19.30), quando si registra una significativa flessione sia in Area B (-10,41%) che in Area C (-6,54%) rispetto a un anno fa, soprattutto da lunedì a venerdì”. “L’aumento dell’Indice di congestione significa una cosa molto semplice: una quota crescente di veicoli, parliamo di diverse decine di migliaia, entra in Area B e in Area C prima che entrino in funzione i varchi alle 7.30. Quindi il dato reale è che, in realtà, il numero di auto che entrano e circolano a Milano continua ad aumentare. Ed aumenta l’inquinamento e le sue conseguenze sulla salute di tutti”, conclude prosegue Fedrighini.
“Sempre più traffico a Milano, dal Comune solo propaganda”
“Sale l’indice di congestione - dice il consigliere comunale Enrico Fedrighini- perché aumentano gli ingressi in Area B e C prima che i varchi entrino in funzione alle 7.30”.