Milano è memoria, commemorate le vittime del nazifascismo davanti all’Ex Albergo Regina [Gallery]

Assessore Conte: “Milano resta città dei diritti, reagire a crisi della memoria collettiva e al linguaggio d’odio”

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Sono state deposte stamani in via Silvio Pellico le corone d’alloro presso la lapide in memoria delle vittime del nazifascismo recluse, torturate e uccise nell’ex Albergo Regina, diventato dal 13 settembre 1943 al 30 aprile 1945 sede del comando nazista a Milano.  Alla cerimonia, nell’ambito delle commemorazioni promosse dal Comune di Milano per il Giorno della Memoria, è intervenuto in rappresentanza dell’Amministrazione l’assessore al Bilancio e Patrimonio, Emmanuel Conte.

“Milano è stata, è e vuole restare la città della libertà, dei diritti, dove qualsiasi tipo di razzismo e di antisemitismo – ha detto Conte – devono essere combattuti e rifiutati, per rendere la nostra comunità fondata sui valori di uguaglianza, giustizia, democrazia e tutela della dignità di ogni uomo”. 

La targa presso l’ex albergo, divenuto quartier generale delle SS, ricorda le atrocità che vi furono commesse. La lapide originale, posta nel 2010 su petizione popolare, è stata sostituita nel 2022 con un nuovo testo che recita: Qui, dove era l’albergo Regina, si insediò il 13 settembre 1943 il quartier generale nazista delle SS a Milano. Qui furono reclusi, torturati, assassinati, avviati ai campi di concentramento e di sterminio, antifascisti, resistenti, ebrei di cui il nazismo e il fascismo avevano deciso il sistematico annientamento. Una petizione popolare ha voluto questa lapide per la memoria del passato, la comprensione del presente, la difesa della democrazia e il rispetto dell’umanità.

“È una giornata particolare. Fra le tante crisi che stiamo vivendo – ha sottolineato Conte – quella della memoria collettiva che man mano si affievolisce è fra la più pericolose, se accompagnata dal linguaggio d’odio che sempre di più si diffonde. Questa Giornata della Memoria ha quindi un ulteriore significato, per il propagarsi delle parole d’odio e soprattutto perché si celebra dopo l’ignominioso e insopportabile eccidio del 7 ottobre scorso, che dobbiamo condannare con forza. Bisogna reagire ricordando quello che è successo e impegnarci perché non accada più, puntando sulle nuove generazioni, facendo conoscere loro l’orrore che è stato vissuto 80 anni fa”. 

Hanno partecipato alla commemorazione Roberto Cenati, presidente del Comitato permanente Antifascista, Marco Griguolo in rappresentanza della Città Metropolitana, l’assessore Gianluca Comazzi in rappresentanza della Regione Lombardia, Roberto Jarach, presidente della Fondazione Memoriale della Shoah, Maurizio Barbarello, in rappresentanza di Aned – Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi nazisti, Milo Hasbani, vice presidente di Ucei – Unione comunità ebraiche italiane e Ilan Boni, vicepresidente della Comunità ebraica di Milano.

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