Turismo organizzato, ottimismo per 2024 ma pesa il caro prezzi

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Il 2024 parte con ottimismo per il settore del Turismo organizzato, malgrado alcuni elementi persistenti di preoccupazione. L’indagine di Fto – Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, presentata durante la Convention 2024 dell’associazione a Malta, evidenzia come, su un campione di circa 200 operatori aderenti, il 45% ritenga che l’anno in corso andrà meglio del 2023. Solo uno su cinque, invece, si aspetta un peggioramento. Tracciando un bilancio delle festività appena trascorse, il 39% afferma che il periodo natalizio ha visto un miglioramento rispetto all’anno precedente dal punto di vista del giro d’affari, mentre solo il 29% crede sia andato peggio. Agenzie di viaggi e tour operator segnalano tuttavia un approccio diverso da parte del cliente nel post pandemia. In particolare, per la maggioranza degli intervistati il viaggiatore è più informato, esigente e richiede servizi personalizzati, il 38% osserva che è aumentata la richiesta di sicurezza e quindi di servizi assicurativi aggiuntivi. L’inflazione pesa e per un quarto degli imprenditori del Turismo organizzato i cittadini che viaggiano si orientano di più verso opzioni a basso costo. Tra le motivazioni che fanno guardare al futuro con ottimismo si segnalano la fine delle paure legate al Covid, il ritorno della voglia di viaggiare, per qualcuno una migliore organizzazione aziendale o il boom di prenotazioni già in avvio di anno. Mentre tra le note negative pesano soprattutto il caro prezzi, la compressione dei redditi delle famiglie e la difficile congiuntura geopolitica.
sat/mrv