ROMA (ITALPRESS) – “Ci siamo aggiornati sulla situazione umanitaria della comunità cristiana che è a Gaza, ma più in generale in tutta la Terra Santa. E di possibili prospettive, di vedere se ci sono possibili canali di dialogo e di come fermare questa deriva che è sempre più preoccupante”. Lo ha dichiarato il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024 dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, a Roma, riguardo all’incontro con Papa Francesco.
“Bisogna insistere. La diplomazia, la politica sono l’unica possibilità che abbiamo per non lasciare spazio solo alle armi”, ha aggiunto il cardinale Pizzaballa, sottolineando: “Sono appena arrivato dalla Giordania, la situazione economica lì è complessa però è l’unico Paese di riferimento stabile dal punto di vista politico oltre che umanitario per la popolazione palestinese in particolare per Gaza. Quando dobbiamo fare arrivare aiuti umanitari per Gaza il nostro indirizzo è la Casa Reale Giordana. Abbiamo parlato con il Re, il governo e le varie istituzioni per vedere di mantenere i canali minimi di comunicazione con Gaza e con quel poco di autorità che è rimasto lì. C’è un minimo di collaborazione, minimo, anche con le organizzazioni umanitarie, con l’Egitto”. xl5/vbo/gtr
“Bisogna insistere. La diplomazia, la politica sono l’unica possibilità che abbiamo per non lasciare spazio solo alle armi”, ha aggiunto il cardinale Pizzaballa, sottolineando: “Sono appena arrivato dalla Giordania, la situazione economica lì è complessa però è l’unico Paese di riferimento stabile dal punto di vista politico oltre che umanitario per la popolazione palestinese in particolare per Gaza. Quando dobbiamo fare arrivare aiuti umanitari per Gaza il nostro indirizzo è la Casa Reale Giordana. Abbiamo parlato con il Re, il governo e le varie istituzioni per vedere di mantenere i canali minimi di comunicazione con Gaza e con quel poco di autorità che è rimasto lì. C’è un minimo di collaborazione, minimo, anche con le organizzazioni umanitarie, con l’Egitto”. xl5/vbo/gtr