Stronca pizzeria perché “c’erano gay e disabili”. La titolare: “Eviti di tornare”

Recensione choc contro la pizzeria Le Vignole di Sant'Angelo Lodigiano "perché c'erano dei gay, anche se composti, e un ragazzo in carrozzina". La titolare replica: "Bassezze di pessimo gusto, eviti il mio locale".

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Lascia una recensione negativa online a una pizzeria lamentandosi perché era stato “messo a mangiare di fianco a dei gay” seppure “composti” e anche accanto a “un ragazzo in carrozzina”, e la proprietaria della pizzeria Le Vignole di Sant’Angelo Lodigiano (Lodi) con cortesia e fermezza gli risponde di non tornare. La recensione (poi tolta dal cliente) e la risposta sono state pubblicate sulla pagina Facebook del locale che da anni, riporta il Corriere della Sera nelle pagine locali, organizza l’iniziativa di ‘pizza sospesa per un sorriso’ per le famiglie di ragazzi disabili, con le associazioni ‘Genitori amici dei disabili’ e il gruppo ‘Il maggiolino’. Nella recensione ‘incriminata’ il cliente ammette che “la pizza era eccellente e il dolce ottimo” ma si lamenta dei vicini di tavolo: “Mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay – ha scritto nella sua recensione -, non mi sono accorto subito perché sono stati composti, e un ragazzo in carrozzina che mangiava con difficoltà, mi spiaceva ma non mi sono sentito a mio agio”.

“Egregio cliente – gli ha risposto Giovanna Pedretti, titolare della pizzeria – apprezziamo il suo impegno per valutare il nostro servizio attraverso la sua recensione. Nonostante questo ci tenevo a farle presente che il nostro locale è aperto a tutti e i requisiti che chiediamo ai nostri ospiti sono l’educazione e il rispetto verso ognuno. Le sue parole di disprezzo verso ospiti che non mi sembra vi abbiano importunato mi sembrano una cattiveria gratuita e alquanto sgradevole”. “Ci tengo inoltre a sottolineare che non è passato inosservato il suo sguardo infastidito anche verso un ragazzo in carrozzina. Detto ciò, a fronte di queste bassezze umane e di pessimo gusto credo che il nostro locale non faccia per lei – ha concluso – Non selezioniamo i nostri clienti in base all’orientamento sessuale e men che meno la disabilità. Le chiedo gentilmente di non tornare da noi a meno che non ritrovi in sé i requisiti umani che nel suo atteggiamento sono mancati”.

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