Lunedì prossimo 15 gennaio l’Arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini si recherà al Memoriale della Shoah di Milano.
Alle 18 è in programma in Auditorium un dialogo con il Rabbino capo di Milano, Alfonso Arbib. L’evento è promosso dalla Diocesi di Milano e dal Rabbinato Centrale di Milano, con l’adesione del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano e si inserisce negli eventi legati all’annuale Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cristiani ed ebrei, che ricorre il 17 gennaio.
La riflessione di monsignor Delpini e di rav Arbib si svilupperà a partire dal seguente brano della Genesi: “[Giacobbe] fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa” (Genesi 28,12). “Come Giacobbe, istruiti da Dio, – spiega monsignor Luca Bressan, Vicario episcopale per la cultura, la Carità, la Missione e l’Azione sociale – ci incontreremo per riconoscere i sentieri del dialogo e della fraternità, dopo gli attentati del 7 ottobre 2023 e a fronte del crescente antisemitismo”.
Alle 19 è in programma invece l’incontro di monsignor Delpini con alcuni adolescenti della Diocesi ambrosiana, il secondo dei tre appuntamenti promossi dalla Fondazione Oratori Milanesi nell’ambito dell’iniziativa “L’Arcivescovo ti invita”: un’occasione offerta ai giovani per “uscire” dall’ambito parrocchiale e conoscere, in sua compagnia, luoghi della città di particolare significato storico e umano. Saranno 120 gli adolescenti, divisi in tre gruppi, a compiere un percorso guidato al Memoriale: mons. Delpini si unirà a uno dei gruppi. Seguirà l’incontro in plenaria con l’Arcivescovo, nell’Auditorium.
«Per la vita di un adolescente – sottolinea don Stefano Guidi, direttore della FOM – è indispensabile mettersi in cammino, liberare la curiosità, confrontarsi anche con le pagine più dolorose e incomprensibili della storia umana. L’oratorio non è semplicemente uno spazio da abitare, ma una comunità educante che intende accompagnare gli adolescenti nel loro viaggio attraverso la storia. L’Arcivescovo sarà la nostra guida e, ancora una volta, con la sua presenza e la sua parola, mostrerà agli adolescenti come coltivare seriamente un comportamento “memoriale”».