Riccardo Chailly inaugura la Stagione della Filarmonica della Scala

Lunedì 15 gennaio al Teatro alla Scala Chailly dirige musiche di Ravel e Et exspecto resurrectionem mortuorum di Messiaen, capolavoro del Novecento. Martedì 16 replica a Lugano per la prima data in tournée del 2024. Secondo appuntamento di stagione con Daniel Barenboim lunedì 29 gennaio.

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FILARMONICA Riccardo Chailly Teatro alla Scala Milano 22 maggio 2023 © Andrea Veroni

S’inaugura lunedì 15 gennaio alle ore 20 al Teatro alla Scala la quarantaduesima Stagione di concerti 2024 della Filarmonica della Scala, realizzata con il sostegno del Main Partner UniCredit. Sul podio c’è il Direttore Principale dell’orchestra Riccardo Chailly, che impagina un raffinato programma, tutto francese: Et exspecto resurrectionem mortuorum di Olivier Messiaen per orchestra di soli fiati e percussioni è incorniciato da due lavori di Maurice Ravel, Une barque sur l’océan e le suite n. 1 e n. 2 da Daphnis et Chloé. Chailly e gli scaligeri interpretano lo stesso programma per la prima data in tournée del 2024, al LAC di Lugano martedì 16 gennaio.

A proposito dell’imponente brano di Messiaen, cinque sezioni che recano come intestazione altrettante frasi bibliche, il Maestro racconta: «Et exspecto resurrectionem mortuorum è un capolavoro assoluto del ’900 che non ho mai eseguito con la Filarmonica. In questo momento storico nel quale c’è solo l’incertezza del domani, penso che sia un brano di altissimo valore spirituale. È una composizione nata per commemorare le vittime delle due guerre mondiali, e nel finale porta un atto di profonda speranza». Per la prima volta Chailly affronta con la Filarmonica anche le due Suite da Daphnis et Chloé di Maurice Ravel e Une barque sur l’océan, uno dei tre Miroirs per pianoforte orchestrati dal compositore. «Anche per Messiaen, infatti, come per Ravel, la musica non è immediata espressione di stati d’animo o raffigurazione di paesaggi. Ma una geometria sonora, con proprie leggi, che suggerisce solo per analogia la realtà che si suppone accennata. […] Messiaen è una sorta di Machaut del XX secolo. L’esperienza si fa musica assumendo una configurazione geometrica dei suoni, che nei loro intricati rapporti rispecchiano l’intrico del rapporto tra l’animo umano e il mondo, tra il cervello e la percezione del mondo, un abisso insondabile, che le figurazioni musicali possono simbolicamente rappresentare», scrive Dino Villatico nelle note di sala.

Il secondo appuntamento di lunedì 29 gennaio è con l’attesissimo ritorno di Daniel Barenboim, interprete della Sesta e della Settima sinfonia di Beethoven. Sabato 27 gennaio il Maestro è protagonista anche della Prova Aperta straordinaria al Conservatorio in occasione del Giorno della Memoria, il cui ricavato sarà devoluto all’Associazione Figli della Shoah APS.

FILARMONICA Riccardo Chailly Teatro alla Scala Milano 22 maggio 2023 © Andrea Veroni

Teatro alla Scala
Lunedì 15 gennaio 2024, ore 20
Inaugurazione

Filarmonica della Scala
Riccardo Chailly, direttore

Olivier Messiaen
Et exspecto resurrectionem mortuorum

Maurice Ravel
Une barque sur l’océan
da Miroirs n. 3

Daphnis et Chloé

Suite per orchestra n. 1 e n. 2
Nocturne
Interlude
Danse guerrière

Lever du jour
Pantomime
Danse générale

 

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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