Tredici minuti di applausi, La Prima dei giovani è piaciuta. Ha riscosso successo l’anteprima giovani del “Don Carlo” di Verdi, che il prossimo 7 dicembre inaugurerà la stagione lirica della Scala. Apprezzamento soprattutto per la direzione di Riccardo Chailly e l’interpretazione di tutto il cast, meno per la regia tradizionale di Lluis Pasqual, comunque applaudito.
All’esterno del teatro alcune decine di giovani ex maschere hanno srotolato uno striscione con la scritta “Scala precaria come il resto d’Italia”. Le ex maschere chiedono “un lavoro dignitoso perché non esiste cultura senza dignità lavorativa”. “Abbiamo scelto di parlare all’anteprima under 30 perché siamo giovani che parlano ai giovani” ha spiegato Beatrice Sella, lei stessa ex maschera. I contratti che vengono fatti, ha raccontato, sono per prestazioni intermittenti per una durata massima di 12 mesi e poi non vengono rinnovati. “Secondo la direzione – ha spiegato Paolo Puglisi della Cgil – ogni sera di apertura servono 101 maschere. Solo una trentina hanno contratti a tempo indeterminato perché negli anni scorsi hanno vinto cause. Gli altri sono precari. La nostra proposta, finora non accolta, è che i giovani siano assunti a termine con la garanzia di una durata pari al loro ciclo di studi”.