Prima alla Scala, è l’anno del Don Carlo

La stagione lirica si aprirà il 7 dicembre con una delle grandi opere del repertorio mondiale. Quest'anno non ci sarà il presidente Mattarella. Presenti il presidente del senato Ignazio La Russa, il vicepremier Matteo Salvini e il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano.

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La stagione lirica della Scala si aprirà il 7 dicembre con il Don Carlo di Verdi. 
“Una delle grandi opere del repertorio mondiale”,  ha sottolineato il sovrintendente Dominique Meyer, una sorta di “Bibbia verdiana” ha detto il direttore d’orchestra Riccardo Chailly. Quest’opera ha inaugurato la Scala otto volte.
Nel palco centrale quest’anno non ci sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Problemi di agenda – ha spiegato Meyer – ma il presidente ci ha assicurato che tornerà l’anno prossimo”.
Ci saranno il presidente del Senato Ignazio La Russa e il vicepremier Matteo Salvini oltre al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
La prima sarà diretta da Chailly con un cast rodato, guidato da Anna Netrebko alla sua sesta inaugurazione, il basso Michele Pertusi, il baritono Luca Salsi e il tenore Francesco Meli. La regia ‘tradizionale’ è affidata al regista Luis Pasqual.
“È una grande opera del repertorio mondiale e – ha aggiunto il sovrintendente Dominique Meyer – siamo fieri di presentarla”. L’opera ha già registrato il tutto esaurito non solo per la prima e l’anteprima giovani del 3 dicembre, ma anche  per tutte le altre date.

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