Il caposegreteria di Federico Romani indagato a Pavia: “Mai preso soldi da Asm”

Dario Francolino, capo segreteria del presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Federico Romani (FdI), indagato dalla Procura di Pavia nell'ambito dell'inchiesta sulla multiservizi Asm, respinge le accuse di avere preso soldi dall'azienda multiservizi pavese.

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“Respingo con fermezza e sdegno ogni addebito che mi viene contestato: non ho mai percepito un euro da Asm, dalla candidata Elisabetta Fedegari e da qualunque assegnazione sia stata fatta a mia totale insaputa”. Lo ha detto Dario Francolino, capo segreteria del presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Federico Romani, indagato dalla Procura di Pavia nell’ambito dell’inchiesta sulla multiservizi Asm. “Innanzitutto voglio dire che ho piena fiducia nell’operato della magistratura, avanti alla quale ho già reso ampio ed esaustivo interrogatorio. Ho un curriculum che dimostra le mie competenze e la mia etica morale e professionale” ha aggiunto Francolino, precisando di “aver lasciato ogni incarico legato alla mia attività professionale di comunicatore prima dell’assegnazione dell’incarico di caposegreteria del Consiglio di Regione Lombardia”. “Ho svolto pro bono la mia attività di comunicazione per il consigliere Romani – ha spiegato – in quanto militante nel partito di FdI” ma “non ho mai svolto il ruolo di consulente per l’avvocato Fedegari, conosciuto il 12 gennaio in occasione della presentazione dei candidati di FdI alle elezioni regionali, occupandomi al 100% della campagna del candidato del territorio dove vivevo e contemporaneamente portando avanti la mia attività professionale”. Qualunque incontro “è stato solo legato a momenti politici in cui erano presenti diversi esponenti” e comunque “ci tengo a precisare che quanto oggi mi viene contestato nell’unica imputazione mossami non ha alcun legame con l’incarico che oggi svolgo e soprattutto con il ruolo del presidente Romani a cui ho avuto modo di spiegare ampiamente quanto mi viene addebitato” ha sottolineato ancora Francolino parlando di una vicenda che è “un dolore enorme, per me e per la mia famiglia, per tutti i miei cari e per le persone che in 57 anni di vita e di lavoro ho conosciuto”.

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