Verità e giustizia per Luca Attanasio, il presidio a Monza

Si è tenuto sabato pomeriggio un presidio davanti all'Arengario, alla vigilia della quinta udienza preliminare in cui si discuterà sulla richiesta di impunità per i due funzionari dell'Onu,  accusati di non avere garantito adeguata protezione all’ambasciatore ucciso in Congo insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all'autista Mustapha Milambo. 

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Verità e giustizia per  Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano originario di Limbiate (Mb), il carabiniere Vittorio Iacovacci e il loro autista Mustapha Milambo, uccisi in Congo il 21 febbraio 2021. Sabato a Monza si è tenuto un presidio promosso da Rete Brianza Accogliente e Solidale, insieme alla Rete Limbiate e all’associazione Amici di Luca Attanasio, col patrocinio del comune di Monza.

Il 30 novembre nella quinta udienza preliminare del Tribunale di Roma si discuterà sulla richiesta di impunità avanzata dai legali dei due  funzionari dell’Onu,  accusati di non avere garantito adeguata protezione all’ambasciatore.  “Se il Gup riconoscerà l’immunità, il processo verrà archiviato e non si arriverà a conoscere la verità” affermano i promotori del presidio.  “Luca Attanasio era un ambasciatore, un servitore dello stato, un ambasciatore speciale” ricordano gli amici di Attanasio.

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