Terminata la manifestazione in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne in un largo Cairoli gremito di persone. Trentamila i partecipanti secondo gli organizzatori. “Vogliamo essere libere” e “il femminicida non è malato, ma è figlio sano del patriarcato” recitano alcuni cartelli. Dal palco sono stati i nomi delle donne vittime di femminicidio, di cui uno è stato letto anche dal sindaco di Giuseppe Sala. Ad ascoltarli una piazza silente, nonostante la grande folla. Durante la lettura tanti i volti commossi. “Per Giulia non fate un minuto di silenzio, bruciate tutto” è stato letto dal palco subito dopo il nome di Giulia Cecchettin e la piazza è esplosa in un boato. “Siamo il grido feroce di chi non ha più voce” è il coro che si è alzato dai partecipanti subito dopo. Per questa giornata, tra le tante iniziative e mobilitazioni in tutta Italia, è stato emesso da Poste Italiane anche un francobollo speciale.
Il bozzetto è a cura di Tiziana Trinca e raffigura, sullo sfondo di un parco, una panchina rossa in cui a destra è seduta rannicchiata sulle gambe come chiusa nel suo dolore, una donna, mentre, a sinistra, una giovane donna dipinge la panchina di verde in segno di speranza per il futuro. In alto, rispettivamente a sinistra e a destra, il logo di #Panchinerosse e degli Stati Generali delle Donne 2014.