Inchiesta Aeb-A2a, la Procura Monza chiede il processo per 6 persone

Sono accusate a vario titolo di aver "turbato il procedimento amministrativo relativo all'operazione di integrazione societaria e industriale con Aeb". Ci sono anche il sindaco di Seregno e l'ex presidente di A2a.

2
329
Immagine di repertorio

La Procura di Monza ha chiesto il rinvio a giudizio per 6 persone accusate a vario titolo di aver “turbato il procedimento amministrativo relativo all’operazione di integrazione societaria e industriale con Aeb”. Si tratta di Loredana Bracchitta, ex presidente del Cda di Aeb spa, società di energia, gas e raccolta rifiuti partecipata dal Comune di Seregno (Monza), del sindaco di Seregno Alberto Rossi, di Giuseppe Borgonovo, assessore, Alfredo Ricciardi, segretario generale del Comune di Seregno, Giovanni Valotti, ex presidente di A2a e Pierluigi Troncatti, partner di Roland Berger srl. L’inchiesta della Guardia di Finanza, coordinata dai pm Salvatore Bellomo e Stefania di Tullio, riguarda la fusione tra le due società, Aeb e A2a, che secondo le accuse avrebbe favorito la sola partecipata con un danno complessivo per Aeb “non inferiore a 60 milioni di euro” e con “l’omessa valorizzazione di un premio di maggioranza a favore di Aeb non inferiore a 5,7 milioni di euro”. La fusione tra le due società era stata già bocciata dalla giustizia amministrativa dopo il ricorso dell’ex consigliere comunale di opposizione di Seregno, Tiziano Mariani. Successivamente era partita l’inchiesta della Procura di Monza. Oggi la notizia della richiesta di rinvio a giudizio.

2 Commenti

  1. […] Il Movimento 5 Stelle di Varedo (Monza e Brianza) chiede la nullità del contratto tra A2a e Aeb. “Secondo la Procura di Monza con l’integrazione societaria tra il colosso dell’energia A2A e Aeb si è configurato il reato di turbativa del procedimento amministrativo di integrazione tra le due società a favore di A2a, con un danno complessivo per Aeb e per i relativi Comuni soci, tra cui Varedo, ipotizzato in una somma non inferiore a 60 milioni di euro”, spiegano dal M5S. La mozione è stata presentata dal neoconsigliere Giancarlo Porelli con la richiesta della revoca della delibera del 20 aprile 2020 con cui il Comune di Varedo aveva approvato l’aggregazione tra le società e per invitare alla costituzione in un giudizio civile, che chieda la nullità del contratto. Nella mozione si specifica che: “Con la richiesta di nullità  si porterebbe al ripristino della situazione precedente l’operazione o, qualora non possibile, ad ottenere comunque un risarcimento del danno molto più congruo. Con la costituzione di parte civile i danni possono essere richiesti solo agli imputati e, qualora non solvibili, ai consiglieri comunali che hanno votato a favore della delibera”. Sulla questione interviene anche l’ex consigliere regionale M5S Marco Fumagalli: “La politica brianzola dovrebbe ben valutare la nostra mozione presentata a Varedo, perché aderirvi consentirebbe di evitare di far pagare il conto ai consiglieri comunali, quando l’unica beneficiaria dell’integrazione societaria, come emerso nel quadro accusatorio, è la società A2a”. Nella mozione presentata si chiede inoltre di dichiarare la decadenza dell’affidamento dei contratti in essere con A2a, in quanto Aeb, non più totalmente pubblica come invece all’atto dell’integrazione societaria, non è più in house providing dei Comuni, ma soggetta ora alla direzione e al coordinamento di A2a. “Il tema è di sicuro interesse e meritevole della massima attenzione – sottolinea Matteo Figini, assessore con delega ai Servizi al cittadino, relazioni pubbliche e affari interni –. Già da tempo sono al vaglio la praticabilità e l’opportunità di diverse soluzioni al riguardo. Queste sono tematiche grosse sulle quali chi è chiamato a controllare la “cosa pubblica“ come un consigliere comunale certamente non può sottrarsi, ma altrettanto con sicurezza e con i cosiddetti piedi di piombo deve farsi al meglio consigliare da esperti giuristi e dal segretario comunale”. E ancora: “Come ben noto c’è in corso un procedimento penale: si lasci la magistratura lavorare. La quota di Varedo è talmente ridotta da non spostare alcun equilibrio né in un senso né nell’altro. Nello specifico della mozione ci riserviamo di valutarla al meglio entro i termini del prossimo Consiglio”. Sulla fusione, dopo i ricorsi promossi dall’ex consigliere comunale di Seregno, Tiziano Mariani, vinti in sede civile con sentenza definitiva, la Procura di Monza ha aperto un’inchiesta che vede coinvolti, tra gli altri, il sindaco Rossi. […]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.