ROMA (ITALPRESS) – Non solo un’infrastruttura per la mobilità urbana, ma un modo nuovo per far convivere passato e futuro. È l’idea alla base della stazione Venezia, la nuova tappa dei lavori della linea C della Metropolitana di Roma, realizzata dal consorzio Metro C, guidato da Webuild e Vianini Lavori. La stazione sarà profonda 45 metri su 8 livelli interrati. Gli scavi arriveranno fino a 85 metri, inclusi i muri perimetrali di contenimento. È come prendere un edificio alto come il Vittoriano e incassarlo sottoterra. In tutta l’area saranno effettuati scavi con metodologia archeologica, per salvaguardare le antiche taberne romane rinvenute durante le indagini preliminari. Tutte le antiche strutture saranno tutelate con la loro rimozione per consentire l’avanzamento dei lavori, e poi ricollocate all’interno della stazione nella loro posizione originale lungo la via Flaminia. L’atrio della stazione diventerà un polo museale sotterraneo, con il collegamento di diversi complessi monumentali circostanti: Palazzo Venezia, il Vittoriano e l’area archeologica dei Fori Imperiali, ciascuno con il suo accesso dedicato. Il progetto prevede anche la valorizzazione degli Auditoria di Adriano, le cui aule verranno rese fruibili dall’atrio di stazione. Sarà quindi una vera e propria “archeostazione”.
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