Taxi, il Comune di Milano pronto ad aumentare le licenze

L'Antitrust chiede ad alcune città, tra le quali Milano, di aumentare il numero di auto bianche in circolazione, Palazzo Marino: chiediamo nuove licenze alla Regione dal 2019 ma non rispondono.

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“Faremo di tutto per far sì che presto a Milano possano esserci nuovi taxi in strada”: dopo il richiamo dell’antitrust sul bisogno di aumentare le licenze, l’assicurazione dell’impegno del Comune arriva dall’assessore alla Mobilità Arianna Censi, che ricorda come Palazzo Marino abbia chiesto a Regione Lombardia già nel 2019 di avere 450 licenze in più, richiesta poi aumentata quest’anno a mille. Richiesta “al momento ancora priva di una risposta ufficiale”. E quindi “la posizione dell’Antitrust – ha spiegato Censi – ci aiuta con maggiore determinazione a proseguire nel lavoro che abbiamo fatto per avere un servizio taxi efficiente a Milano” Secondo l’assessore, “gran parte delle azioni indicate dall’Autorità sono già state messe in campo da Milano” come l’apertura “alle seconde guide”, la richiesta di “poter introdurre il taxi-sharing”. La città “ha provveduto all’efficientamento dei turni, ha chiesto ripetutamente alle associazioni dei tassisti, senza sostanzialmente avere risposta, di poter avere un monitoraggio aggiornato delle chiamate inevase e dei tempi di attesa”. E c’è poi la volontà di aumentare le auto bianche anche “lavorando sulle misure introdotte dalla recente legge (su nuove licenze e seconde guide), nonostante penalizzi economicamente i Comuni e non vi sia chiarezza sulle modalità operative e gestionali delle seconde guide”. “È palese – ha concluso Censi – che vogliamo dotare Milano di un servizio taxi più efficiente e al passo con i tempi, ma dobbiamo fare i conti, da una parte, con una Legge Regionale che non ci consente di provvedere autonomamente all’emissione di nuove licenze e con una legge nazionale che consegna tutto il ricavato delle licenze ai tassisti, senza lasciare nessun fondo ai Comuni per migliorare i servizi per il trasporto pubblico non di linea. Nonostante una legge un po’ confusa e discutibile, la rispetteremo e faremo di tutto per far sì che presto a Milano possano esserci nuovi taxi in strada”.

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