Giovani e sesso: oltre la metà ha rapporti a rischio

A Milano 6 giovani su 10 non utilizzano sempre il preservativo e il 95,1% vorrebbe l’educazione sessuale come materia scolastica (che la Lega alla Camera ha bloccato definendola "una porcheria e una nefandezza"). Nel capoluogo lombardo al via una serie di incontri alle superiori con ALA Onlus, il noto marchio Durex e il patrocinio del Comune.

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Milano 6 giovani su 10 (56,2%) non utilizzano sempre il preservativo (-0,4% rispetto al dato nazionale). Un dato sicuramente più incoraggiante rispetto alla media nazionale, ma comunque preoccupante e specchio di una realtà sempre più complessa. In particolare, dall’annuale Osservatorio Giovani e Sessualità di Durex in collaborazione con Skuola.net, giunto quest’anno alla sua sesta edizione, emerge anche a Milano e provincia un approccio dei giovani leggero, precoce e molto spesso inconsapevole ai temi della sessualità e affettività, basato su conoscenze a volte errate e su informazioni confuse che determinano comportamenti a rischio per sé stessi e per gli altri.

I DATI 2023: COMPORTAMENTI A RISCHIO TRA I GIOVANI ED EDUCAZIONE SESSUALE QUASI ASSENTE

Dalla ricerca, condotta da Durex e Skuola.net su un campione eterogeneo di giovani tra gli 11 e i 24 anni, emerge un trend migliore rispetto ai dati raccolti a livello nazionale. Il 41,7% (+3% rispetto al dato nazionale) dei rispondenti, ad esempio, afferma di aver avuto il primo rapporto sessuale tra i 17 e i 18 anni, ma c’è anche chi dichiara di aver avuto la sua prima esperienza prima dei 13 anni (9,5%). Allo stesso modo, parlando di contraccezione, alla domanda relativa al coito interrotto oltre il 33,6% (-5,7% rispetto al dato nazionale) ha risposto definendolo un metodo efficace contro gravidanze indesiderate o Infezioni Sessualmente Trasmesse. La situazione, seppur migliore rispetto ai dati nazionali, è poi ulteriormente complicata dallo scarso confronto e dialogo in famiglia, che svolge un ruolo determinante rispetto ai deficit educativi sul tema. I giovani, infatti, non sembrano sentirsi a loro agio nell’affrontare questa tematica a casa: il 47,1% (+1,8% rispetto al dato nazionale) dichiara di rivolgersi ad Internet per chiarire i dubbi in ambito affettivo e sessuale e tra questi la maggior parte lo fa per l’imbarazzo di chiedere a qualcuno (31%) e perché non sa a chi rivolgersi (9,8%), con il rischio di esporsi a fake news e informazioni sbagliate e fuorvianti. Solo il 9,3% si rivolge ai genitori, il 5,5% al medicoil 15,2% chiede aiuto agli amici (+3% rispetto al dato nazionale) e l’11,9%, semplicemente, non chiede a nessuno. Le motivazioni di questo silenzio e chiusura risiedono nell’imbarazzo e nella vergogna che i giovani affermano di provare nel chiedere o nel parlare con qualcuno di questi temi, oltre che nella mancanza – culturalmente tipica del nostro Paese – in termini di educazione e comunicazione su queste tematiche. Di fronte a questo scenario complicato e a tratti preoccupante quali potrebbero essere, pertanto, le misure da introdurre? L’educazione in ambito affettivo e sessuale risulta sicuramente la principale, in quanto strumento importante al fine di arginare gli effetti collaterali di un approccio al sesso fatto di scarsa educazione. In Italia, infatti, a differenza di altri Paesi, l’educazione sessuale non è materia obbligatoria ed è scarsamente diffusa o mal strutturata, ma i giovani la chiedono: dall’Osservatorio, infatti, emerge che ben il 95,1% dei giovani milanesi (+1,4% rispetto al dato nazionale) crede che l’educazione alla sessualità e all’affettività dovrebbe essere offerta come materia nel curriculum scolastico.

“A LUCI ACCESE”

Alla luce di quanto emerso dall’Osservatorio “Giovani e Sessualità” e della contestuale situazione nel nostro Paese, con i recenti fatti di cronaca a testimoniare l’urgenza di intervenire nei confronti dei giovani con programmi di supporto e di educazione, Durex, noto marchio di preservativi e altri prodotti per il benessere sessuale, ha deciso di sostenere un progetto che possa portare un impatto positivo sull’educazione dei giovani e sulla prevenzione sociale e sanitaria, partendo dall’educazione dei giovanissimi alle emozioni, all’amore, al fine di costruire un mondo in cui bambini educati correttamente all’affettività diventino adulti sani, consapevoli e felici. L’attività educativa “A Luci Accese”, curata dall’Associazione ALA MILANO ONLUS, un’associazione no profit che si occupa di tutela della salute e promozione del benessere delle persone, ha ricevuto il patrocinio del Comune di Milano ed è già attiva nelle scuole di Milano da ottobre, con l’obiettivo di raggiungere attivamente 23.000 studenti, con il supporto di esperti educatori/educatrici, psicologi/psicologhe e sessuologi/sessuologhe. Ciascuna delle scuole aderenti avrà accesso a laboratori di educazione affettiva e sessualeconferenze e incontri con espertidocenti, genitori e personale scolastico, con momenti dedicati al feedback e alla restituzione al termine delle attività e con la somministrazione di un questionario pre e post interventi, al fine di valutare le conoscenze acquisite e il gradimento rispetto alle tematiche trattate. In queste occasioni saranno inoltre proposte attività interattive (giochi, quiz, role playing, dibattiti, etc.) e momenti di riflessione e condivisione in piccoli e grandi gruppi, oltre a garantire uno spazio di ascolto non giudicante che faciliti l’emersione di domande e vissuti personali.

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