Assolombarda, Your Next Milano: +6% pil dal 2019 ma città sempre più anziana

Nel confronto internazionale, Milano è già oggi “la città più anziana” nella comparazione con le altre città e nel 2031 sarà anche “la città meno giovane”.

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Assolombarda e Milano & Partners hanno presentato oggi nella Sala Alessi di Palazzo Marino la terza edizione di “Your Next Milano”, l’evento volto a promuovere un’occasione di confronto sulla città e sulle sue performance a livello internazionale. L’edizione di quest’anno si è concentrata in particolare sul tema dell’inverno demografico e sul futuro di Milano, che guarda oltre i confini come area vasta. Nel corso dell’evento è stato presentato il report “Tendenze e sfide della città nel contesto globale”, pubblicato su www.yournextmilano.it, un’analisi annuale dell’attrattività e della competitività della città, che fa anche il punto sulle prospettive dell’economia e del lavoro nel confronto con altre aree urbane. L’analisi porta alla luce l’immagine di una città che ha reagito prontamente al Covid-19, risalendo e recuperando in pieno. Milano conferma avere nel dinamismo economico e di business importanti tratti distintivi, che escono addirittura rafforzati nella pandemia. Ma si delinea anche una città il cui ritmo di ascesa recente rimane modesto a confronto con la vivacità di altre aree e che, anche per questa velocità ridotta, continua a soffrire ampi gap rispetto ai primari centri mondiali. In prospettiva, inoltre, emerge l’urgenza di una risposta allo squilibrio demografico atteso, che si somma alla fatica mostrata di recente nell’attrarre giovani e talenti. “Milano è la sua vocazione industriale. Milano è l’industria. Una certezza che ci viene confermata anche dai numeri: il dinamismo economico di Milano è il migliore se confrontato con le principali città europee, americane e asiatiche. Un merito che va ricercato nella capacità industriale e nel ruolo progettuale che caratterizzano i molteplici segmenti di altissima qualità e innovazione del tessuto economico di questo territorio. Una peculiarità che è innanzitutto una responsabilità – ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda -. Oggi Milano e le sue imprese guardano ai giovani: Milano fatica ad attrarli, a trattenerli e sta diventando sempre più ‘anziana’ in termini di età media. Ecco perché lanciamo un’alleanza per i giovani che coinvolga i principali attori della città, a partire dal Comune di Milano e dalla Regione Lombardia, fino al terzo settore e agli altri corpi intermedi. Un’alleanza che ponga al centro l’urgenza di trovare soluzioni comuni sulle questioni più critiche per i giovani di oggi, come la formazione, il lavoro, la casa. In questa direzione, il primo passo necessario è che la città si ripensi come area vasta, allargando i propri confini. La riforma della Città Metropolitana è, quindi, una priorità: serve dotarla di competenze e risorse adeguate e rafforzarla politicamente attraverso l’elezione diretta del sindaco”. Tornando all’analisi di “Your Next Milano”, Milano viene confrontata a livello internazionale con dieci città che, insieme al capoluogo lombardo, sono integrate e rilevanti nel network economico globale. La comparazione include realtà quali Amsterdam, Barcellona, Berlino, Londra, Monaco, Parigi, Chicago, New York, San Francisco e Tokyo. Nel merito, vengono approfonditi i centri urbani da tre angolazioni differenti: percezione, attrattività, performance economica. In più, in questa edizione è presente un approfondimento sulla demografia. In termini di percezione Milano risulta, a livello globale, città risonante. Un’evidenza che emerge dall’analisi di 37 tra i principali ranking internazionali dedicati nel complesso a 719 territori urbani. Milano, infatti, è presente in più dell’80% dei ranking analizzati, confermandosi così al ventunesimo posto su 719 città. Tra le 11 aree metropolitane prese a riferimento, Milano scivola in fondo alla classifica a causa del recente forte balzo di Monaco. Volgendo lo sguardo al posizionamento, Milano figura mediamente al 96esimo posto. Milano è ben percepita come meta turistica e di eventi sportivi (13esima), nonché come luogo ideale per il business (22esima). Una dimensione in crescita è l’ecosistema dell’innovazione (41esima), rimanendo però ancora al di sotto dei benchmark. Infine, i principali elementi di criticità sono l’attrattività verso i talenti (56esima), l’attenzione verso gli aspetti green e smart (83esima) e il fattore congestione e qualità della vita (268esima), che tuttavia mostra segni di miglioramento. Per quanto riguarda l’attrattività del tessuto economico, nel 2022 Milano è meta di 71 investimenti esteri greenfield, in aumento sui 62 dell’anno precedente e di una volta e mezza superiori a quelli di cinque anni fa. La città si posiziona all’ottavo posto tra i benchmark considerati, davanti a Monaco, San Francisco e Chicago. Nonostante la forte crescita recente, Milano richiama in numero solo un quarto degli investimenti della top performer, Londra. L’attrattività verso i talenti registra una lenta progressione: la quota di studenti internazionali sul totale passa da 6,7% a 6,8% tra l’anno accademico 2020/2021 e il 2021/2022, in contrasto con il dinamismo della gran parte dei benchmark. L’incidenza degli stranieri sul totale degli universitari a Milano è, infatti, meno della metà che a Parigi e Amsterdam, circa un terzo che a Berlino e Monaco di Baviera. Lato attrattività turistica, il report evidenzia che nel 2022 Milano si posiziona ultima tra le città benchmark per numero di visitatori. Nonostante la spiccata vivacità che ha caratterizzano l’evoluzione del turismo nel capoluogo lombardo, con un aumento del +41% tra il 2010 e il 2019 (anno record da 8 milioni di visitatori), lo shock pandemico ha interrotto questa crescita, mostrando segnali di ripresa soltanto a partire dallo scorso anno. Tuttavia, nel 2022 nessun benchmark è tornato ai livelli pre-Covid, con Parigi che segna la performance migliore (-6,5% rispetto al 2019) e Londra la peggiore (-31,3%); Milano si attesta a quota 6,1 milioni di visitatori (-23,7%), di cui 3,5 internazionali. Secondo le proiezioni, Milano potrebbe toccare il picco storico di 8,2 milioni di turisti nel 2023, mostrando un +33,3% sul 2022 e + 13,4% sul 2019.

Sotto il profilo della performance economica, Milano registra in generale ottimi risultati. Nel 2022 rispetto al 2021, il valore aggiunto di Milano cresce del +4,5% annuo, variazione inferiore ad Amsterdam (+8,4%), Barcellona (+5,5%) e Berlino (+4,9%), ma superiore a New York (+3,2%), Parigi (+2,6%) e Monaco (+2,1%). A confronto con il periodo precedente l’avvento della pandemia, la ripresa economica registra significative differenze tra città. In questo ambito Milano segna la performance migliore tra i benchmark, con un incremento del +6% nel 2022 sul livello 2019, ben oltre il +1% registrato a livello nazionale. Tra i benchmark che sono riusciti a colmare il gap con il pre-Covid, seguono Berlino (+5,8%), Amsterdam (+5,3%), New York (+4,1%), Chicago (+3,5%) e, infine, Monaco (+1,1%). Barcellona e Parigi invece, non sono ancora tornate sul valore del 2019, distanti rispettivamente del -1,3% e -0,9%. Andamenti verso la stessa direzione, ma a ritmi divergenti, si osservano anche lato mercato del lavoro. Dopo un 2021 eterogeneo, che ha visto tassi di disoccupazione sia crescenti, sia stazionari, sia in diminuzione, nel 2022 l’indicatore cala per tutte le città considerate. Nonostante la discesa, tassi elevati permangono a Barcellona (9,7%) e Berlino (8,8%); a seguire troviamo il 5,7% di Parigi e il 5,4% di Milano, comunque in contrazione consistente dal 6,5% dell’anno precedente. Infine, il rapporto esamina l’aspetto demografico. Partendo dalla situazione attuale, tra il 2011 e il 2023 la popolazione a Milano è aumentata del +7,5%, per un totale di 1 milione e 354 mila residenti. Questa crescita non è però riconducibile al saldo naturale, ovvero alla differenza tra nascite e decessi, che risulta negativo già da diversi anni e che si prevede tale anche in futuro. Inoltre, tra il 2010 e il 2022 il tasso di fecondità totale nella città metropolitana di Milano è passato da un valore di 1,56 figli per donna a 1,23. Tuttavia, se nel 2010 il tasso di fecondità era maggiore della media nazionale, nel 2022 è invece leggermente al di sotto; la crescita di Milano è quindi dovuta principalmente alla mobilità, sia dal resto d’Italia che dall’estero. Secondo l’Istat nel 2031 Milano avrà oltre 55 mila residenti in più rispetto al 2023, per una popolazione complessiva di 1 milione e 409 mila. In particolare, l’aumento sarà trainato dalle fasce 15-64 anni e, maggiormente, dagli over 65, che formeranno un quarto della popolazione residente. Nel confronto internazionale, Milano è già oggi “la città più anziana” rispetto ai dieci benchmark (24,4% l’incidenza degli over 65 sul totale popolazione) e nel 2031 sarà anche “la città meno giovane” (11,5% gli 0-14 anni). Alla luce di tutto ciò, diventa ancor più importante per Milano incrementare la capacità di attrarre giovani talenti dall’estero, così come trattenere quelli già presenti nel territorio. L’evento “Your Next Milano”, aperto dal saluto di Giuseppe Notarnicola, Vicepresidente di Assolombarda, ha visto la presentazione del rapporto “Tendenze e sfide della città nel contesto globale” da parte di Valeria Negri, Direttore del Centro Studi di Assolombarda. È seguito successivamente un dibattito tra Elio Franzini, Rettore Università degli Studi di Milano; Monica Poggio, Vicepresidente di Assolombarda e Amministratrice Delegata di Bayer Italia; Alessandro Rosina, Professore Ordinario di Demografia – Università Cattolica di Milano; Gianluca Scavo, Presidente Gruppo Turismo di Assolombarda e CEO AIM Group International.

Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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