ROMA (ITALPRESS) – Perché alcune persone continuano a presentare i sintomi del COVID-19 anche dopo settimane e mesi dalla fine della malattia? Oltre ai fattori di rischio già noti – tra cui essere di sesso femminile e soffrire di allergie – emerge l’importanza della durata dell’infezione. Lo rivela uno studio, pubblicato su Clinical Infectious Diseases, coordinato da Maria Rescigno – prorettrice di Humanitas University e responsabile del laboratorio di Immunologia delle mucose e microbiota dell’ateneo.
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