L’architetto Stefano Boeri indagato per turbativa d’asta

Secondo le indagini della Guardia di Finanza Boeri, indagato insieme a Cino Zucchi, Angelo Lunati e Gabriele Floridi, avrebbe “truccato” la gara per l'assegnazione del progetto della Beic, la Biblioteca Europea di informazione e cultura. Boeri ha replicato con una nota dove si dice "tranquillo e conferma la sua disponibilità a collaborare con le autorità".

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L’archistar Stefano Boeri, conosciuto al livello internazionale per la realizzazione del Bosco Verticale di Milano, è indagato insieme ad altri in una inchiesta della procura milanese per turbativa d’asta e false dichiarazioni. Secondo le indagini della Guardia di Finanza Boeri, indagato insieme a Cino Zucchi, Angelo Lunati e Gabriele Floridi, avrebbe “truccato” la gara per l’assegnazione del progetto della Beic, la Biblioteca Europea di informazione e cultura che dovrebbe sorgere nell’area di Porta Vittoria. Secondo l’indagine, condotta dalle fiamme gialle e coordinate dalla procura, la commissione giudicatrice, presieduta da Boeri e con Zucchi come membro, avrebbe scelto e favorito il progetto di Lunati e Floridi. Quest’ultimi sono in forza al Dipartimento di architettura e studi urbani del Politecnico insieme appunto a Boeri e Zucchi. Il quotidiano Il Giornale aveva a luglio 2022 sollevato dubbi riguardo ai legami professionali tra la commissione giudicatrice ed i vincitori. Non risulterebbero funzionari comunali tra gli indagati.

Sono tranquillo e confermo la mia completa disponibilità a collaborare con le autorità competenti per fornire tutte le informazioni in mio possesso, al fine di chiarire una situazione che trovo incredibile“. La replica dell’architetto Stefano Boeri. “In virtù di ciò – ha aggiunto – al momento non mi è possibile fornire ulteriori dichiarazioni”.

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