Sabato a Milano manifestazione ‘giù le mani dai santuari’ dopo uccisione dei maiali di Cuori Liberi

La manifestazione è stata annunciata a seguito dei fatti avvenuti lo scorso 20 settembre nel rifugio Cuori Liberi a Sairano (PV), dove 9 maiali sono stati uccisi dalle autorità sanitarie per l'ordinanza di abbattimento contro la peste suina.

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Sabato 7 ottobre a Milano è attesa una grande partecipazione tutta Italia per la manifestazione nazionale “Giù le mani dai santuari”, promossa dalla rete dei Santuari di animali liberi in Italia dopo l’uccisione dei maiali di ‘Cuori Liberi’ nel Pavese. E’ quanto afferma l’associazione in una nota annunciando che il concentramento è previsto alle ore 14 sotto il Palazzo Lombardia, sede della Regione, in via Melchiorre Gioia angolo via Algarotti. Il corteo si muoverà poi verso il centro fino a piazza San Babila. La manifestazione è stata annunciata a seguito dei fatti avvenuti lo scorso 20 settembre nel rifugio Cuori Liberi a Sairano (PV), dove 9 maiali sono stati uccisi dalle autorità sanitarie perché nella zona si è diffusa la peste suina. Mentre il Tar non ha potuto esprimersi sulla domanda cautelare, essendo i maiali già stati uccisi, ha concesso di integrare il ricorso e per valutare la legittimità dell’operato delle istituzioni pubbliche coinvolte; inoltre tre interrogazioni parlamentari, per fare luce sulle responsabilità di quanto avvenuto, sono state presentate alla Camera da parte di Eleonora Evi e Devis Dori (per Alleanza Verdi e Sinistra) e dall’ex ministro Sergio Costa (per Movimento 5 Stelle). La vicenda sta avendo anche eco internazionale con proteste spontanee organizzate in Messico, Stati Uniti, Spagna e Svezia. “L’obiettivo della manifestazione è di ottenere che quello che è avvenuto a Sairano, sia nei confronti dei maiali che dei manifestanti, non succeda mai più – dichiara Sara d’Angelo, coordinatrice della Rete dei Santuari di animali liberi – .. Vogliamo che tutti gli animali ospiti nei rifugi in Italia ottengano, sia dal punto di vista giuridico che attuativo, uno status privilegiato che li metta definitivamente, e senza eccezioni, al riparo dalle dinamiche economiche che purtroppo regolano la vita degli animali allevati a scopi alimentari”.

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